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L’Aquila. Continua a fare di neccessità virtù, specie ora senza Torre

Analisi dopo la gara contro il Barrea, e le possibili soluzioni in attacco dopo il k.o di Torre

Se bisognava  fare di necessità virtù ( come disse Cappellacci nell’ intervista precedente alla gara contro il Barrea), non si può certo dire che ciò non sia avvenuto. L’Aquila con la presa di Castel di Sangro, ha completato la sua settimana perfetta, ottenendo tre vittorie su tre e ridimensionando la disfatta contro il Pizzoli come un brutto e lontano ricordo. Bene, per quanto concernono almeno i risultati.

Con lo 0-2 di ieri pomeriggio, i rossoblù scavalcano il San Benedetto Venere e restano il solo miglior attacco, sia del girone A che di tutta la Prima categoria abruzzese (avanti allo Scerne e al Castagneto (girone D), e per l’ appunto al San Benedetto, che di reti ne hanno segnate 12).  In  difesa L’Aquila è dietro solamente agli stessi lupi giallorossi e al Pizzoli che ancora non subiscono reti, mentre al team di Cappellacci il solo Piri è stato capace di battere Cattafesta.

È  vero che il passivo non è stato così eccelso contro l’ ultima in classifica, che ieri non è stata di certo a guardare, ma la differenza in campo tra le due compagini c’è stata.  Vero anche che la schiacciasassi è stata ammirata soltanto una volta contro il Tagliacozzo, ma in questo momento storico, la cosa più importante e fare  i 3 punti, e al momento stanno arrivando.

Certo la tegola Torre, non ci voleva. Proprio quando L’Aquila sembrava  di aver trovato finalmente un centravanti di razza che tanto è mancato in questi ultimi anni (seppur in categorie più dignitose), ecco che la dea bendata ti volta le spalle. Si pensava ad una rottura al tendine d’Achille, e rottura al tendine d’Achille è. Una perdita importante per Cappellacci, visto che la punta partenopea ( a cui va un grosso in bocca a lupo di pronta guarigione),in questo momento è stato assolutamente decisivo, come ha dimostrato il suo ingresso nella gara contro il Villa e il gol sblocca goleada contro il Tagliacozzo. Essendo rottura, Torre starà fuori almeno per 6 mesi, ma è probabile che le tempistiche siano più longeve con la stagione che potrebbe essere a rischio.

Le soluzioni?

Salvo  Irti, che ha comunque palesato delle qualità che lasciano ben sperare, altre punte centrali nel pacchetto avanzato non ce ne sono . Urge trovare una soluzione? Centravanti di un certo valore svincolati al momento non si trovano, bisognerà aspettare il mercato di dicembre. Di conseguenza almeno per il momento, la soluzione più percorribile sembra essere quella interna. Tra le varie ipotesi non è escluso un cambio di modulo, con Catalli che potrebbe avanzare e agire come falso nove, affiancato da Carosone. Si ricostruirebbe in tal caso la coppia del gol che tanto bene ha fatto nella stagione 2015/2016 a Paterno, dove i nerazzurri sfiorarono la vittoria del campionato di Eccellenza.

  L’ ipotesi tridente resta comunque percorribile,  magari proprio con lo stesso Catalli centravanti. Se l’ ex Chieti dovesse rimanere a giocare in ruoli più decentrati, allora il più quotato  a sostituire Torre sarebbe Carosone, magari in un attacco a tre con Baraldi e Pizzola. Di certo con il Civitella il bomber non ci sarà, necessario trovare un piano B il prima possibile, poi se il mercato offrirà qualcosa, tanto di guadagnato per i rossblù.

Pierluigi Trombetta