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Pizzoli-L’Aquila, al Gran Sasso finisce 1-0. Piri c’è, L’Aquila no.

La festa del Pizzoli a fine gara

La solita vecchia storia: tutti attendono L’Aquila e la partita perfetta la sfodera il Pizzoli. Un bomber vero per la categoria, Piri, tanto sacrificio, una squadra ordinata e avanti in fatto di condizione e affiatamento, la “solita” disattenzione difensiva e un secondo tempo di calci e cartellini.

E davanti a oltre  1.500 spettatori, ecco che Pizzoli esplode di gioia e L’Aquila rimedia la prima figuraccia di stagione. Una lezione per calarsi il prima possibile nella categoria. Retorico anche ripeterlo: senza grinta i valori tecnici non sono nulla. Peccato, perché l’occasione era ghiotta per alimentare l’entusiasmo. Metabolizzare con equilibrio sarà la parola d’ordine della settimana, per una squadra che gioca insieme da una decina di giorni. 

Pizzoli invece si gode vetta, tre punti e l’orgoglio che ti regala una vittoria del genere. Prestazione maiuscola del gruppo, con le necessarie note di merito per Napoleon, Gizzi e Piri. Bravo Rotili a creare densità in mezzo al campo e a togliere la verticalizzazione agli avversari.

La partita. Sembra iniziare bene L’Aquila, con Baraldi che al 3’ manda Carosone in area, il tiro a giro è un regalo per Miele. Cattafesta blinda la porta al 13’ sulla punizione di Gizzi, ma al 21’ nulla può sul tuffo di testa di Piri (L’Aquila reclamerà il fuorigioco) sulla solita punizione dalla trequarti. Al 29’ risponde Baraldi di testa, la traversa aiuta Miele. 

Nella ripresa Carosone all’11’ con un pallonetto per poco non beffa Miele, mentre al 21’ il Pizzoli rimane in dieci: Gizzi in verticale per l’inserimento di Giannuzzi, che in area salta Cattafesta e va giù. Sembrerebbe rigore ma Sciubba ravvisa la simulazione e sventola a Giannuzzi il secondo giallo. Ma poco cambia perché il Pizzoli si compatta e non regala nulla all’Aquila, ormai in bambola dalla cintola in su. Basti pensare che le prime cose facili in mezzo al campo, dopo un repertorio di tocchetti e appoggi imprecisi, le mette in atto il giovanissimo Sebastiani a dieci minuti dalla fine. Tensione finale e triplice fischio per la festa del Pizzoli, con parte del lauto incasso “devoluto” nella meritata festa post partita: “E quando ci ricapita”.  

PIZZOLI-L’AQUILA 1-0

MARCATORI Piri al 21’ p.t.

PIZZOLI (3-5-2) Miele; Albani, Mazza, Esposito; Serpetti, Napoleon, Annunziata, Giannuzzi, Vittorini; Gizzi, Piri, (Ferrante, Formisani, Alfonsi, Ursache, Farina, Rotilio, Montorselli, Greco). All. Rotili. 

L’AQUILA (4-3-3) Cattafesta; Ndiaye, Di Francia, Silvestri, Campagna (dal 36’ s.t. Sebastiani); Angelozzi, Morra (dal 24’ s.t. Torre), Zazzara; Baraldi, Carosone, Catalli (dal 1’ s.t. Pizzola).(Tursini, Santarelli, Rovo, Lolli, Irti, Mohamed). All. Cappellacci. 

ARBITRO Sciubba di Pescara

NOTE Espulso Giannuzzi per doppia ammonizione al 22’. Ammoniti Mazza, Carosone, Giannuzzi, Esposito, Zazzara, Gizzi. Angoli 1-1. 

Alessandro Fallocco