Advertisement

Lavoro, sacrificio e umiltà. Così Piccioni si è preso il Cologna:’Stagione ok, non potevo chiedere di più’

Il tecnico nerazzurro, alla prima esperienza in panchina, è riuscito a centrare un più che positivo ottavo posto
Tra i tecnici emergenti del panorama calcistico regionale, sicuramente, c’è Walter Piccioni, nell’ultima stagione sulla panchina del Cologna, compagine che milita nel girone A di Promozione. Arrivato in nerazzurro con un curriculum di pregio, nel quale figurano 4 presenze in Serie B ed oltre 350 tra la ex Serie C1 e C2 (con casacche pesanti come quelle di Salernitana, L’Aquila, Treviso, Ternana e Frosinone), il buon Walter, alla prima esperienza da allenatore, ha avuto l’umiltà e la capacità di rimettersi in gioco. In totale sinergia con società e squadra, infatti, è riuscito a concludere il campionato con un onorevole ottavo posto, con 50 punti all’attivo.   
 
“Come primo anno da allenatore non avrei potuto chiedere di più. E’ stata una stagione assolutamente positiva, figlia del lavoro alacre di un gruppo di persone, compreso il sottoscritto, che ha sempre creduto in ciò che faceva”. Queste le prime parole rilasciate alla notra Redazione dallo stesso Piccioni. “Al di là del piazzamento finale-aggiunge-ci siamo tolti la soddisfazione di lanciare in prima squadra ragazzi 2000 e 2001, e di essere stata una delle poche compagini capaci di fermare la corazzata Virtus Teramo, alla quale faccio i complimenti per la vittoria del campionato”.
 
Da uomo di calcio, il trainer del Cologna, non parla mai al singolare, ma riconosce i meriti a tutte le componenti societarie:“Un sentito grazie-sottolinea- va alla famiglia D’Emilio, per avermi dato la possibilità di confrontarmi con un campionato difficile e impegnativo come quello di Promozione. La mia gratitudine va estesa a tutti i dirigenti e collaboratori; la loro vicinanza, oltre a farne delle splendide persone, è stata assai importante nel corso del campionato. Ultimi, e non per importanza, i miei fantastici ragazzi che, con umiltà e abgnegzione, si sono messi a mia disposizione, riuscendo a raggiungere un risultato insperato ad inizio anno. Il calcio-spiega- mi ha insegnato che l’unica strada percorribile per ottenere dei risultati è quella del lavoro e del sacrificio; a tal proposito vorrei ancora una volta elogiare l’atteggiamento della mia squadra che ha condiviso la mia scelta di allenarci 4 volte a settimana. Questo fattore ha rafforzato in me l’idea che l’allenatore lo consacrano i calciatori e non viceversa”. 
 
Quanto di buono fatto sulla panchina nerazzurra potrebbe attrarre le attenzioni di diversi club, anche di categoria superiore. Circa il futuro questo il Piccioni-pensiero:“La mia priorità in questo momento va al Cologna; vorrei poter continuare ad allenare questi ragazzi, anche se l’ambizione di migliorarsi, come lo era da calciatore, fa parte del mio DNA”.