Al Gran Sasso d’Italia arriva la Torres e decine di ricordi affiorano nella mente dei tifosi rossoblù. Emozioni, delusioni, trasferte infinite, grandi nomi, scontri, stadi pieni. In breve, la nostalgia per un altro calcio che basterebbe a rendere il match di domani una sfida di cartello. Almeno quanto a blasoni, viste le compagini del girone. Ma il presente racconta invece di una L’Aquila appena retrocessa e alla ricerca della strada giusta per tornare tra i pro. E di una Torres decaduta che fatica ad uscire da una crisi sia societaria che tecnica.
Sardi in ritiro a Carsoli da martedì per tentare di dare una svolta a questo complicatissimo inizio di stagione proprio a L’Aquila, contro l’ambiziosa compagine una volta rivale di tante battaglie. Nessuna vittoria in sette giornate per i sassaresi, che hanno raccolto finora tre punti in altrettanti pareggi. E forse è proprio questo l’aspetto da prendere con le molle, l’avversario più temibile di domani, ovvero la voglia di riscatto e di rilancio.
Morgia come al solito ha chiesto ai suoi di badare a se stessi e di affrontare il match con grinta e attenzione massima. In settimana, per giunta, ha tenuto a rapporto squadra e staff tecnico chiedendo a tutti la massima coesione di fronte alle quotidiane difficoltà che i rossoblù stanno affrontando, in primis logistiche e gestionali. E ora si aspetta una risposta anche dal campo.
La formazione. Tranne Salvetti, tutti a disposizione del tecnico per la gara di domani. Rientrato anche l’allarme per lo stop di Minincleri, che ieri si era bloccato e aveva fatto temere un forfait. Sia lui che Bonvissuto si sono allenati nel corso della rifinitura di questa mattina, anche se l’attaccante palermitano potrebbe precauzionalmente non essere impiegato già domani. Dovrebbe rientrare sull’auto di sinistra Pietrantonio, mentre Gagliardini contenderà a Esposito la maglia dell’under nel pacchetto arretrato. In avanti ballottaggio Russo-Ganci per il posto al centro dell’attacco.
