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Seconda Categoria. Trasacco, la guerra infinita tra comune e squadra

Terra, ” I ragazzi vogliono andare via, di questo passo la Fucense corre seri pericoli di terminare la stagione anzitempo“.
Una vista del campo sportivo di Trasacco

La squadra della Fucense è stata nuovamente sfrattata dall’impianto in erba naturale.

Dopo circa un anno, ecco che torna a farsi vivo il problema dell’impianto sportivo nel comune di Trasacco.

A gridare allo scandalo sono questa volta i componenti della società sportiva, su tutti il neo allenatore della formazione rossoblù Andrea Terra;

“Sono praticamente due settimane che siamo impossibilitati nel svolgere i consueti allenamenti settimanali, sistematicamente troviamo le porte dell’impianto chiuse nell’orario d’allenamento e questa cosa è alquanto ridicola – esordisce Terra alla nostra redazione – domenica ci siamo adattati a giocare nel vicino campo di pozzoloana  e la cosa ci ha penalizzato non poco.

Questa storia di non avere il campo a disposizione inizia a pesare sul groppone della rosa, non solo perchè siamo partiti in netto ritardo rispetto alle altre formazioni, ma anche perche abbiamo perso altre settimane di allenamento e tutti abbiamo fatto dei sacrifici che ora si stanno dimostrando vani.

Di questo passo molti dei ragazzi che alleno andranno via perchè non saranno più in grado di sopportare tale situazione e a Trasacco il calcio sarà di nuovo una meteora”.

Pare restare della sua opinione invece il sindaco Mario Quaglieri, il quale ha deciso di chiudere l’impianto in erba naturale alla prima squadra per destinarlo ai bambini nell’età comprese tra i 5 ed i 14 anni.

Secondo il primo cittadino di Trasacco c’è maggior esigenza che l’impianto venga usato da questi bambini (circa 100), e che la squadra allenata da mister Terra traslochi sull’adiacente campo di pozzolana.

Insomma la bagarre che già lo scorso anno vedeva fronteggiarsi la squadra di calcio della Fucense con il comune circa l’uso dell’impianto sportivo pare non essere affatto passata, ora la questione è tornata nuovamente di primo piano e torna a farsi vivo il pericolo che il calcio a Trasacco possa scomparire nuovamente.