La notizia l’avevamo anticipata già qualche giorno fa quando l’attaccante ex Pizzoli Raffaele D’Alfonso, aveva scelto di tornare ad indossare la maglia gialloviola del Coppito.
La cosa è da ieri ufficiale, il classe ’79 ha apposto nero su bianco il rapporto che lo legherà per questa annata sportiva alla società neo ripescata in Seconda Categoria.
Abbiamo allora deciso di ascoltare le impressioni della punta tutto cuore, grinta e tanta corsa che assicura gol e fisicità al reparto avanzato coppitano.
Raffaele, perchè la scelta di tornare a Coppito?
“Ho iniziato la stagione con il Pizzoli, con il passare dei giorni ho visto che davanti eravamo tanti e considerato che oggi a comandare è la regola dei fuoriquota ho scambiato qualche impressione con mister Scarsella. Ho valutato e ho deciso che non potevo dire no alla squadra del mio paese.
Cosa vuol dire fare calcio a trentacinque anni ?
Il calcio per me è vita, la mia vita, nonostante lavori fuori città non mi è mai balenato in mente il pensiero di lasciare questo sport che vivo intensamente anche seduto sul divano di casa mia. L’allenamento giornaliero paga sempre ed oggi posso dire che fisicamente mi sento ancora un ventenne alle prime armi.
Il neo attaccante gialloviola sarà oltretutto il maggior indiziato ad indossare la fascia da capitano dopo la certezza della separazione tra il team neopromosso ed il centrocampista Marinelli.
Come vivi questa cosa?
Che ci sia il mio nome tra quelli in lizza per indossare questa bellissima onoreficenza non può che riempirmi d’orgoglio, il mio a Coppito è un ritorno ed è una cosa che avevo in progetto di fare prima di appendere le scarpette al chiodo, ho certamente dalla mia l’esperienza di aver mangiato terra, oggi erba sintetica, per molti anni e la metterò certamente a disposizione dei miei compagni.
Infatti perchè quella di D’Alfonso al Coppito non è la prima volta, il neo arrivato aveva già indossato la nuova maglia nell’annata 2007/2008 e ieri è infatti avvenuto il gesto del definitivo ritorno con la firma del cartellino per la stagione 2014/2015.
Insomma una bandiera che ritorna alla base, le offerte di certo non mancavano ma lui al contrario di qualche altro sportivo ha deciso di tornare a lottare e sudare per una maglia che in fin dei conti non si è mai lavata di dosso.
Buona fortuna!!!