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Verso Morro D'Oro-Capistrello: parla Davide Colacioppo: "Marsicani rognosi da affrontare"

Dopo la festa per la bella vittoria contro la capolista Vastese, ottenuta domenica scorsa all’Aragona, il Morro D’Oro rimette la testa sotto e si prepara per una sfida interna particolarmente delicata contro una squadra ostica come il Capistrello di Torti. Una compagine che, per caratteristiche, rappresenta l’antitesi della squadra allenata da D’Eugenio, che sarà ancora squalificato e quindi costretto in tribuna. Proprio per questo, la squadra granata sarà ancor più difficile da affrontare per Di Giammatteo e compagni, che dovranno prepararsi ad una sfida agonisticamente combattuta. Il Capistrello seppur, classifica alla mano, non stia attraversando un periodo positivissimo, è una squadra che gioca un calcio molto fisico a differenza del Morro D’Oro, che predilige altre caratteristiche facendo di queste la propria forza. I granata giungono a questa sfida dopo aver ottenuto un pareggio interno nel derby tutto marsicano contro il Celano. La squadra di Torti ha 12 punti in classifica e nelle ultime quattro partite ha guadagnato un solo punto. Ha realizzato 15 reti, il che rappresenta un buon bottino, ma ne ha anche incassate 21, evidenziando qualche problemino di troppo nel reparto arretrato. Il Morro D’Oro, dal canto suo, parte con i favori del pronostico. La squadra biancorossa sta attraversando un ottimo momento, ha subito sinora una sola sconfitta a Celano e fa del “Comunale” il suo fortino. La difesa, con appena 7 reti subite, risulta essere una delle migliori del campionato, seconda solo a quella del Paterno capolista. I biancorossi dovranno fare i conti con un Di Giacinto non proprio al top della condizione dopo il colpo rimediato all’Aragona, ma potranno contare sui rientri in difesa di Intellini e a centrocampo di Colacioppo, un giocatore che, in una partita che si preannuncia molto dispendiosa sul piano fisico, potrebbe risultare molto importante per i locali. “Il Capistrello sarà una squadra molto rognosa da affrontare esordisce il mediano biancorosso Davide Colacioppo - la conosciamo e come tutte le marsicane, approccerà la partita soprattutto dal punto di vista agonistico. Per noi penso sarà più complicato del solito, perché quando affronti le squadre un po’ più forti, diciamo così, ti lasciano giocare di più, mentre loro sicuramente si chiuderanno e cercheranno di ripartire in contropiede, quindi ci vorrà una buona dose di pazienza”.

-A questa partita arrivate con i favori del pronostico, credi che il Morro D’Oro abbia qualcosa in più? Come state preparando questa partita?

“In questo momento, se facciamo parlare la classifica, sicuramente rispetto al Capistrello abbiamo dimostrato di avere qualcosa in più, però ogni partita ha una storia a sé e va giocata. Noicontinua Colacioppo- cerchiamo di preparare ogni gara alla stessa maniera, con attenzione, concentrazione e rispetto dell’avversario. Come sempre giochiamo tutte le partite per vincere e sappiamo che quando non possiamo vincere non dobbiamo perdere, quindi l’affrontiamo come tutte le altre”.

-Avete fatto del “Comunale” il vostro fortino. Ci tenete moltissimo a non perdere in casa?

“Si è vero. Soprattutto in casa ci mettiamo sempre quel qualcosa in più, ma anche fuori, perché ci sono i nostri tifosi che comunque ci seguono sempre dappertutto e che cantano dall’inizio alla fine. Anche se, secondo me come squadra, in tutte le partite fin qui disputate, anche contro il Celano che è stata l’unica partita che finora abbiamo perso, abbiamo sempre lottato e cercato di fare risultato. Poi a volte va bene, altre volte va meno bene”.

-Quali sono le carte migliori del Morro D’Oro e, invece, i punti di forza dell’avversario?

“Per quel che mi riguarda, noi giochiamo sempre allo stesso modo da quando è iniziato il campionato. Le nostre carte sappiamo quali sono e dell’avversario ho letto un po’, non so se hanno cambiato molto o poco rispetto alla passata stagione, comunque sarà una partita sicuramente combattuta e dobbiamo essere bravi ad avere pazienza, nel senso che se non riusciamo a sbloccare il risultato subito, dobbiamo saper aspettare e ripartire al momento giusto, tanto noi prima o poi il gol lo facciamo sempre”.

-Il Capistrello ha delle individualità interessanti in squadra tra cui Lepre, Dema, Mauti, Di Gaetano etc.. Avranno un’attenzione particolare?

“No, non avranno nessuna attenzione particolare, perché noi cerchiamo di fare la nostra partita a prescindere da chi abbiamo di fronte. Io personalmente cerco sempre di giocare dando il meglio delle mie possibilità in campo, che mi trovi davanti un giocatore più forte o meno abile”.

-Come ti trovi con i tuoi compagni e con i fuoriquota più giovani?

“Mi sono trovato bene fin dall’inizio, parecchi li conoscevo anche al di fuori del campo. I fuoriquota più giovani abbiamo la fortuna di averli bravi e consigli in particolare non li do, l’unico consiglio che mi sono sentito di dare loro dopo una vittoria è di non esaltarsi troppo. Gli dico sempre di rimanere con i piedi per terra perché Domenica si gioca di nuovo”.

-Cosa pensi del cammino del Morro D’Oro sin qui?

“All’inizio credo che nessuno si aspettasse che, a questo punto del campionato, potessimo essere lì su insieme con squadre che hanno speso il triplo di noi dichiara con grande franchezza e senza giri di parole il mediano biancorosso – però secondo me stiamo facendo un gran campionato. L’unica cosacontinuanon ci dobbiamo dimenticare da dove siamo partiti e qual è l’obiettivo che ci siamo prefissati. Quindi, tutte le partite noi le dobbiamo giocare per vincere senza fare calcoli, perché nel momento in cui inizieremo a fare calcoli, secondo me, e parlo per esperienza personale, diventa dura, perché poi se non ti ridanno si rischia di rompere il giocattolo che si è creato. Quindi, a mio avviso, sia noi giocatori in primis, la società e anche i tifosi dobbiamo viverla così come stiamo facendo, senza dimenticarci da dove siamo partiti e qual è il nostro obiettivo. Poi, una volta raggiunto il nostro obiettivo, tutto quello che viene di più è ben accetto”.

-Qual è la squadra che ti ha impressionato di più?

“Parlo di quelle con cui abbiamo giocato contro finora. A livello di gioco, per come fanno girare palla a terra, sicuramente la squadra che mi è piaciuta di più è stata l’Angolana. Qui fecero una gran partita e furono sfortunati, perché noi alla prima vera occasione riuscimmo a segnare e loro ci attaccarono per tutta la partita senza riuscire a pareggiare le sorti del match. Le altre più o meno nella norma del campionato”.

-Secondo te ci sarà una rivoluzione alla riapertura del mercato?

“Questa è una domanda da un milione di dollari, però io credo che le squadre che potranno spendere come sempre si rinforzeranno”.

-Tu oltre che giocatore sei anche allenatore dei ragazzi della scuola calcio. Com’è questa esperienza?

“Questo è il terzo anno che lo faccio, ho iniziato questa esperienza quando giocavo a Pineto. Il primo anno l’ho fatto con i pulcini, con i più piccoli ed è dura, non è per me. Già con gli esordienti è diverso e mi piace, perché vedi che anche a livello tecnico-tattico le cose che gli dici, che cerchi di trasmettergli, cominciano a prenderle e a metterle in pratica, essendo più grandi. La soddisfazione più bella che hai nello stare con i bambini è quando vedi che provano a rifare le cose che gli hai detto. Il risultato, infatti, anche se a nessuno piace perdere, a quest’età è relativo. Devono solo crescere e imparare i fondamentali per il loro futuro".

-Pensi ad un futuro da allenatore?

“Non lo so.. nn saprei. E’ ancora presto, adesso intanto penso a giocare ancora un altro po’. Sinceramente, adesso come adesso no, però non si può mai dire nella vita”.

Roberta Di Sante