Lega Pro. L'Aquila, il club e Di Nicola chiedono il patteggiamento per l'affaire Zenuni
Hanno chiesto il patteggiamento due delle figure coinvolte nel deferimento da parte della Procura Federale di Stefano Palazzi per l’ormai nota vicenda “Zenuni”, il calciatore albanese la cui famiglia, stando alla ricostruzione della procura, avrebbe sborsato la somma di 28 mila euro pur di poter militare in un club di Lega Pro.
Sia il direttore tecnico Ercole Di Nicola che il club, infatti, attraverso i propri legali (per Di Nicola l’avvocatessa Libera D’Amelio, moglie del calciatore Girolamo D’Alessandro, ex di Giulianova, Catanzaro e Ancona, mentre per il club uno studio legale romano) hanno presentato istanza di patteggiamento al sostituto procuratore delegato da Palazzi.
L’allora presidente Elio Gizzi, invece, sempre attraverso un legale della capitale, al momento avrebbe chiesto solo di poter avere della documentazione prima di decidere se arrivare al dibattimento o chiedere il patteggiamento.
Sostanzialmente, con l’istanza di patteggiamento le parti hanno richiesto l’applicazione della pena diminuita fino ad un terzo rispetto alle richieste avanzate dalla procura federale. Se ci si dovesse arrivare, è bene precisarlo, la sentenza di patteggiamento non è una sentenza di condanna né, tantomeno, equivale ad una confessione di responsabilità.
Stando alle indiscrezioni, Di Nicola potrebbe arrivare a patteggiare un'inibizione di circa 6-8 mesi, mentre per il club si profila una consistente ammenda.
In un paio di settimane si saprà se le parti avranno raggiunto l’accordo circa la pena che verrà poi sottoposta anche alla Procura generale dello Sport presso il Coni per valutare se sia congrua o se si debba rimettere il tutto in dibattimento.