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Il Sulmona saluta l'Eccellenza, la piazza si interroga sul futuro

Nessuna sorpresa, nessuno scatto d’orgoglio, nessun miracolo. Forse semplicemente non era possibile, tutto qui. Il Sulmona torna nel campionato di Promozione, dopo un’annata buia da quello che si è visto in campo. Unica nota positiva è che a differenza delle passate stagioni non ci sono state “burrascose questioni economiche” di cui parlare, per fortuna. Retrocessione meritata, e a dirlo sono i numeri impietosi: dodici punti raccolti in trenta partite, media inferiore a 0,5 punti a partita, quindici reti realizzate e ben cinquantaquattro subite (escludendo le cinque reti incassate contro il Borrello, ritiratosi dalla competizione; altrimenti si sfiorerebbero le due reti a partita). Davanti a queste statistiche non ci si può appellare a sfortuna o errori arbitrali; semplicemente non c’erano i mezzi per raggiungere la salvezza. Da una parte c’è una rosa che senza rinforzi non era in grado di raggiungere l’obiettivo prefissato, dall’altra traghettatori come Oddi e Di Marcantonio che, visti i numeri, non sono stati all’altezza di questa categoria. Solo con Antonucci i peligni hanno trovato per la prima volta gioco, prestazioni e qualche punto che ha ridato coraggio a una squadra che sembrava spenta. Con il Montorio si chiude un cerchio iniziato l’undici settembre del 2011, prima gara casalinga del Sulmona in Eccellenza dopo il salto di categoria e, sempre passando per Montorio, è stata scritta una delle pagine più belle del calcio sulmonese con la vittoria ai play-off sempre nella stagione 2011/2012. La dirigenza deve comprendere la rabbia della piazza, che in meno di un anno e mezzo è passata dalla famosa partita interna contro l’Ancona, alla seconda retrocessione consecutiva in due anni. Inoltre i sostenitori hanno dovuto mandar giù bocconi molto amari come il già citato 5-0 contro il Borrello, la pesante sconfitta nel derby contro Avezzano (7-0) e il 6-0 di due giornate fa contro la Torrese. Il nuovo progetto è partito tardi e male, già con la mancata presentazione alla gara di coppa in estate, passando poi per giocatori che sono solamente passati per la città ed hanno lasciato ben poco di indelebile rispetto a quanto ci si attendeva, ed è finito peggio con un Sulmona che ieri ha giocato la partita più importante con in panchina appena cinque giocatori di cui due erano portieri. Ora i tifosi si chiedono quali sono gli scenari che attenderanno il Sulmona Calcio. Va bene la proposta di sinergia con la vallata intera e la creazione di un settore giovanile, elemento mancante fino ad oggi, ma l’anno prossimo si affronterà un campionato di Promozione e i tifosi vogliono capire, da adesso, se ci sono le premesse per essere protagonisti.

Valerio Di Fonso