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Conferenza stampa congiunta Vastese-V. Marina. Cirulli: "Turbato da alcune dichiarazioni"

Nello scenario dello Stadio Aragona di Vasto si è svolta la conferenza stampa congiunta tra le società della Vastese e del Vasto Marina. L'evento, voluto dal Presidente Giorgio Di Domenico, è servito a fugare ogni dubbio circa il regolare andamento del match di domenica scorsa, quando un'errata sostituzione adoperata dalla panchina della Vastese (che ha schierato contemporaneamente due fuoriquota classe '95, escludendo di fatto il '96, previsto dal regolamento), ha sollevato parecchie polemiche. Presente mister Vecchiotti, dimessosi dal proprio incarico nella giornata di ieri, che si è assunto totalmente la responsabilità di quanto accaduto nella gara di domenica. Una volta presa la parola il n.1 della Vastese, Giorgio Di Domenico, ha ribadito di credere nell'errore umano e, di conseguenza, nella buona fede del proprio allenatore e dell'intera panchina. Lo stesso Presidente ha esortato ancora una volta il proprio mister a tornare sui propri passi e a ritirare le dimissioni.

Per il Vasto Marina presenti il patron Pino Travaglini ed il Presidente Pasqualino Cirulli. Proprio quest'ultimo, avvicinato dai nostri microfoni, ha espresso il suo pensiero:"Coloro che hanno assistito alla gara di domenica si sono potuti rendere conto che un errore, in effetti, c'è stato. Il ricorso da noi inoltrato rientra nel nostro codice etico. Il Vasto Marina vuole un corretto svolgimento del campionato. Non inoltrarlo, in un certo senso, avrebbe potuto significare falsare le carte in tavola. Ciò, però, che mi ha turbato e sorpreso, sono state le dichiarazioni di un tesserato del Sulmona Calcio. La stessa società ovidiana, in occasione della nostra trasferta in terra Peligna, ci ha piacevolmente accolto, non solo per il terzo tempo, rafforzando così quei valori che lo sport ha, o dovrebbe avere, alla sua base. Dico solo che il Vasto Marina, nel mese di Dicembre, è stata costretta a liberare alcuni calciatori. Il motivo è da ricondurre solo ed esclusivamente a problemi di budget. Gli stessi calciatori, una volta liberi, hanno scelto dove accasarsi. Dal canto nostro non possiamo impedire a nessuno di andare o meno in un'altra squadra".