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"Pretendo rispetto. Per la mia persona, per la società e soprattutto per la città di Sulmona che, dal 1921, vanta una gloriosa storia". Inizia così, ai nostri microfoni, Giovanni Di Girolamo, n.1 del Sulmona. Al Presidente non è andato giù il pari interno contro la Torrese, arrivato nei minuti finali grazie ad un contestato calcio di rigore.
"Cosi facendo tutti i sacrifici, miei e della mia famiglia, diventano vani. Non voglio nulla in regalo, ma solamente rispetto. Nella gara di ieri la terna arbitrale, oltre all'errore del rigore che ha regalato il pari alla Torrese ci ha anche annullato per fuorigioco una rete poi risultata regolare. Su quest'ultimo episodio, però, ammetto che l'errore può starci, per carità; ma non accetto una decisione così infelice come quella adottata in occasione del rigore. Bisogna mandare sui campi arbitri preparati, non giovani che debbono fare esperienza. Con grandi sacrifici stiamo cercando di ridare una speranza al calcio di Sulmona. Abbiamo sempre rispettato tutti. Ora basta! Non ci sto a farmi prendere in giro in questa maniera. Se l'andazzo è questo mi si dica, così ce ne andiamo tutti a casa. Per Giovanni Di Girolamo, il rispetto è fondamentale".
