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Eccellenza. San Salvo, Antenucci: "Sacrificio e rispetto per la maglia biancazzurra"

"Il San Salvo è innanzitutto un grande gruppo. Da quando gioco a calcio, quello di quest'anno, è senza dubbio quello più unito". Inizia così, ai nostri microfoni, Andrea Antenucci, attaccante della formazione adriatica.

Ex calciatore di Serie D, con le casacche di Campobasso, Agnonese e Pro Vasto, la punta proviene da una famiglia che al goal da del "tu"(suo fratello Mirko, attualmente al Leeds United, è l' ex bomber di Giulianova, Torino, Ascoli, Spezia e Catania, con la cui maglia si è tolto anche la soddisfazione di calcare i campi di Serie A).

Tornando ad Andrea, la doppietta messa a segno nella vittoriosa trasferta di Pineto ha messo fine ad un periodo che, seppur condido da buone prestazioni al servizio della squadra, lo ha ha visto sfortunato in fase realizzativa. 

"Un attaccante vive per il goal ed è normale che quando non arriva si gioca con minore tranquillità; voglio ringraziare tutti i miei compagni che mi hanno sempre fatto sentire la loro fiducia, soprattutto nei momenti più difficili. Tengo, anche, a dire che ho la fortuna di far parte di una società composta da persone serie e competenti. Dal Presidente Di Vaira, al D.G. Meuccio Di Santo, ai dirigenti e a mister Gallicchio, tutti fanno sentire la loro vicinanza alla squadra".

-Antenucci, dopo la vittoria di Pineto, la squadra è tornata in testa alla classifica; a questo punto, qual'è il vostro obiettivo?

"Ora non possiamo più nasconderci, il San Salvo punta a fare un buon campionato. Non a vincerlo però".

-Qual'è il modulo con il quale preferisce giocare?

"In base alle mie caratteristiche, il 4-4-2 è quello che preferisco. Per la squadra, comunque, giocherei anche in porta". 

-Chi è Andrea Antenucci?

"Antenucci è un ragazzo di 25 anni che, come tanti, ha la passione per il calcio. Negli allenamenti e in gara cerco di dare sempre il massimo. E'ciò che, a mio avviso, più conta".

-Cosa ti senti di promettere ai tifosi?

"Rispetto per la maglia e sacrificio per i colori biancazzurri. In Eccellenza è molto difficile trovare persone così attaccate alla propria squadra".