Dopo le ultime due gare, coincise con due vittorie, che hanno restituito una posizione di classifica decisamente più incoraggiante rispetto a quella di una decina di giorni fa', L'Aquila è pronta per ripartire. Questa volta, però, lo farà sulle ali di un entusiasmo che da un po' di tempo non aleggiava su tutto l'ambiente rossoblu. La sfida che adesso attende i ragazzi di mister Zavettieri è di quelle toste. Domenica alle 18:00, infatti, al Mapei Stadium di Reggio Emilia, L'Aquila se la vedrà con la Reggiana, nientedimeno che la prima della classe.
Quindici punti in classifica, quattro vittorie (tre delle quali in casa), tre pareggi e una sola sconfitta. Questo il ruolino di marcia fino ad oggi della “banda Colombo”, tecnico giovane, ma capace in questo inizio stagione di forgiare una squadra a cui pare impossibile riuscire a fare gol. Se da un lato, infatti, lo score dei gigliati è il peggiore del campionato (solamente 5 le segnature, al pari del fanalino di coda Santarcangelo), la difesa invece fa letteralmente paura. Due soli gol subiti in 8 partite, l'ultima risalente al 7 settembre (Reggiana-Ancona, seconda giornata) e imbattibilità del ventitreenne portiere Ivano Feola salita a 583 minuti. Nessuna squadra nei campionati professionistici italiani, nemmeno la straccia-record Juventus, è riuscita a fare meglio.
Un 4-3-3 che spesso in fase di non possesso diventa 4-5-1. Questo il modulo messo in campo da mister Colombo, che fa della personalità, del sacrificio e della consapevolezza dei propri mezzi, più che del bel gioco, le proprie armi vincenti. Il tutto condito dal giusto mix di giovanissimi insieme a qualche giocatore esperto. A brillare fino ad oggi sono stati quelli da cui meno te lo aspetti. In difesa la coppia centrale classe 94' Spanò-Sabotic, che hanno tolto il posto a suon di ottime prestazioni, aiutati anche da qualche infortunio, ai più esperti De Giosa e Zanetti, rappresenta ormai una più di una certezza. Nella mediana l'ex Pro Patria Bruccini, abile ad unire quantità e qualità, recupera decine di palloni senza lesinare fatica e sudore. Insieme all'esperto Parola, fermo ai box nelle ultime due gare per un problema muscolare, al giovane ex Avellino Angiulli ed all'ex rossoblu Dario Maltese (9 presenze condite da un gol contro il Barletta nei sei mesi trascorsi alla corte di mister Pagliari lo scorso anno), formano un reparto di assoluta sicurezza. Lo storico capitano Alessi non riesce ancora a vedere il campo con la giusta continuità. L'attacco di certo non ha stupito in queste prime otto gare. Molto di più ci si aspettava da Ruopolo e Sinigaglia, attaccanti navigati che in carriera hanno militato in formazioni di serie B, ma che quest'anno hanno difficoltà a trovare la porta. Zero le marcature per entrambi. Assieme a questi, pur avendo timbrato il cartellino soltanto nell'ultima gara contro il Santarcangelo, si sta ben comportando Nicholas Siega, attaccante classe 91' sempre nel vivo dell'azione, tanto movimento e tanto sacrificio. Insomma uno che gioca per la squadra ed esce dal campo con la maglietta sudata. Tremolada, in forse per un problemino alla spalla destra, e il giovane ex Foligno Brunori, che ha collezionato solo scampoli di partita senza risultare mai incisivo, completano un reparto che nelle prime otto gare non ha certamente entusiasmato. Gli altri titolarissimi sono i due terzini, anch'essi figli della linea verde, Andreoni e Mignanelli.
Ma non è tutto oro quello che luccica. Nell'ultima partita, vinta in casa per 1-0 contro il Santarcangelo, infatti, la Reggiana, ha sofferto come non le era forse mai successo. Tanto che mister Colombo in sala stampa ha salvato solo il risultato, sottolineando le disattenzioni, soprattutto in difesa, dei suoi ragazzi. “Con gare come quella di oggi, si resta poco in testa alla classifica, i miei giocatori devono capire che se si vuole ambire a qualcosa di prestigioso, bisogna sempre essere sul pezzo altrimenti si farà fatica sempre con tutti». Insomma domenica al Mapei Stadium rischiamo di vedere un match tutt'altro che noioso. Se L'Aquila sarà brava a sfruttare entusiasmo ed eventuali altri cali dei padroni di casa. Del resto si sa, le statistiche sono fatte per essere smentite.