Lega Pro. L'Aquila, la cura Zavettieri frutta sei punti in due partite. La classifica torna a sorridere
Domenica 23 febbraio 2014, L'Aquila-Barletta 2-0 (De Sousa 3' p.t., Maltese 34' p.t.) e rossoblu che si rilanciano nella corsa ai playoff per la Serie B. Questa l'ultima vittoria aquilana in casa in campionato. Da quel momento in poi, tra le mura amiche, in quasi otto mesi, cinque pareggi e una sconfitta. La maledizione del Fattori, qualcuno diceva. Una squadra che diverte e convince in trasferta, ma che in casa soffre e non riesce a trovare il giusto guizzo per portare a casa il “risultato grosso”. Un tabù insomma. Nel mezzo, un finale di stagione romantico ed entusiasmante e un avvio della nuova Lega Pro praticamente deludente. Un inizio di stagione che ha portato mille polemiche (un mercato che sembrava esaltante ma che, quando la palla è passata al campo, ha lasciato parecchi dubbi tecnico-tattici, oltre a un esiguo numero di punti e punte) conclusosi con l'esonero di Pagliari di un paio di settimane fa' e l'arrivo sulla panchina rossoblu di Nunzio Zavettieri, il condottiero che ha portato il Bari nella passata stagione, assieme ad Alberti, a disputare i playoff della serie cadetta.
Tutto questo fino alle 16:50 circa di sabato 11 ottobre 2014, quando “la maledizione” è finita. Al triplice fischio di Boggi di Salerno, infatti, il Fattori è tornato ad esultare per i tanto agognati tre punti che, questa volta, hanno il colore dell'oro. Tre punti guadagnati (anzi, sudati) durante una vera e propria battaglia contro una squadra, la Lucchese, che dopo aver sofferto nei primi 45 minuti il gioco aggressivo dei padroni di casa, che si erano meritatamente portati in vantaggio grazie alla perla di Sandomenico all'undicesimo minuto, è tornata in campo per la ripresa con un piglio diverso e, complice un calo fisico e di attenzione degli avversari, ha venduta cara la pelle alla ricerca di un pareggio che a fine partita, a detta anche di mister Zavettieri, sarebbe stato forse il risultato più giusto. Ma questo è il calcio.
Certo, le avvisaglie si erano avute nella giornata precedente, quando L'Aquila aveva espugnato il Bonolis nell'attesissimo derby del Gran Sasso contro la ex capolista Teramo. Una vittoria che molti avevano definito “scacciacrisi”. Non solo per il risultato, ma anche per la splendida e corale prova della squadra del capoluogo che aveva letteralmente imbrigliato un avversario reduce da 4 vittorie nelle ultime 4 gare disputate.
Qualcosa, con Zavettieri, è cambiato, verrebbe da dire. Ma cosa? Modulo? Interpreti? Probabilmente no. 4-3-3 il modulo con Pagliari e 4-3-3 con Zavettieri. Formazione quasi del tutto fotocopia, ad eccezione di qualche cambio dovuto ad assenze per squalifica o acciacchi fisici in queste due ultime gare. Ma allora cosa? Sicuramente è cambiato l'approccio alla gara. Squadra corta e pressing alto che mette in difficoltà gli avversari sin dalle prime battute. Possesso palla efficace e sovrapposizioni che creano spazi per arrivare negli ultimi venticinque metri. L'esplosione di Sandomenico, che dopo il gol castiga-cugini della settimana scorsa, si è ripetuto sabato contro la Lucchese. Vero è che c'è ancora molto da lavorare, come più volte ribadito a fine gara dal tecnico di Melito di Porto Salvo. Il calo fisico e di attenzione e i crampi di molti giocatori nel secondo tempo, uniti alle difficoltà realizzative e di interpretazione del ruolo della punta da parte di Raffaele Perna, ne sono le prove. Ma “Nunzio” queste cose le sa benissimo.
Adesso la squadra ha la possibilità di dimostrare la sua vera identità. Le prossime tre gare, infatti, la diranno lunga su quanto il cambio tecnico abbia fatto bene ai giocatori e all'ambiente. Reggiana al Mapei Stadium domenica prossima, il Pisa in casa e la Spal di nuovo in trasferta rappresentano un banco di prova importante. Tre sfide di alta classifica. Alla fine di questa “tripletta” avremo maggiore consapevolezza di che squadra è L'Aquila e per quali obiettivi potrà lottare.
Ma intanto una piccola pietra è stata messa. Tabù sfatato, Fattori espugnato. Sei punti in due gare per il condottiero calabrese. Se il buongiorno si vede dal mattino...