Al termine dei 90’ si dovrebbe festeggiare per una vittoria o rammaricarsi per una sconfitta; stringere la mano all’avversario qualsiasi sia l’esito della gara e complimentarsi per aver dato vita ad una battaglia sportiva con lealtà ed agonismo, perché il pallone è gonfio quando è pieno di passione, di sacrificio, di rispetto, invece quando inizia a perdere aria, la palla non rotola più e il gioco finisce. Si può giocare con un pallone bucato?
È impossibile. Il dato più emblematico è che un pallone non si buca da solo, ma sono gli uomini che lo forano. Giocatori, dirigenti e tifosi quando si alzano la mattina, prima di disputare una gara di campionato, vivono sensazioni che accomunano tutti: emozioni, tensioni, ansie, aspettative, ambizioni che indistintamente provano tutti coloro che sono nel mondo del calcio, sia chi lavora come accade nei professionisti e sia chi lo vive come hobby nei dilettanti. A tutti gli sportivi non passa minimamente per il pensiero di vivere una domenica da dimenticare, perché al pallone si sostituisce la violenza, la delinquenza, l’ignoranza.
Sono troppi i casi, in Italia e nel mondo, in cui avvengono episodi di violenza durante gli incontri di calcio e questo sport viene strumentalizzato da coloro i quali non sanno vivere la propria vita e devono condizionare negativamente la vita degli sportivi veri.
Il 10 novembre 2013 un crimine calcistico è salito alla ribalta con la partita-farsa disputata dalla Nocerina in quel di Salerno. In quel caso la messa in scena studiata a tavolino dai tesserati della Nocerina è stata portata avanti perché minacciati a morte dai propri ultras, che col calcio non hanno nulla a che vedere e invece di essere chiamati tifosi dovrebbero essere tacciati con l’appellativo di mafiosi.
Anche il calcio dilettantistico abruzzese è stato infangato per colpa di pochi e stupidi delinquenti che rovinano questo gioco.
Nel girone B di Seconda Categoria già due partite sono state sospese in questa stagione: Spoltore – Moro Paganica e Castelvecchio – Decontra Scafa; ma se ci spostiamo nel girone C di Prima Categoria è stata sospesa anche Volto Santo Manoppello – Goriano Sicoli. La lista la fermiamo qui, altrimenti rischieremo di tediarvi con un elenco abbastanza corposo.
Onore agli arbitri che hanno avuto la destrezza di sospendere e decretare la fine delle ostilità...nel vero senso del termine. Non importa a nessuno quali erano i risultati della gara prima della sospensione perché se si è giunti ad una decisione del genere vuol dire che il gioco è finito e di conseguenza il risultato non conta.
Non è giusto nemmeno che per colpa di ‘pochi’ debbano essere etichettate intere comunità o società: a Spoltore sono stati lanciati petardi in campo, a Castelvecchio persone che non dovevano essere all'interno dell'impianto di gioco c'erano ed i Carabinieri indagano ancora; a Manoppello petardi scoppiavano vicino la panchina ospite, in campo avveniva una vera e propria rissa e gente ferita finiva in ospedale.
Desolanti fatti di cronaca sportiva, ma che di sportivo non hanno nulla e che non devono lasciare indifferenti. La giustizia sportiva basa le proprie determinazioni su quanto è riportato nel referto di gara e determina punti di penalizzazione, ammende e squalifiche. Questi provvedimenti sono, a questo punto, ancora efficaci se gli attivi di violenza - inciviltà continuano a manifestarsi? Oppure occorre migliorare il sistema sanzionatorio o svicolare di più la Giustizia Sportiva dalla organizzazione della Federazione, visto che ad ogni inizio di stagione calcistica i massimi organi sportivi annunciano la campagna "tolleranza zero" verso atti di violenza ed eventuali incidenti, ma questi continuano a ripresentarsi?
La Federazione e le forze dell’ordine dovrebbero essere intransigenti su questi episodi, anche per tutelare ancor di più i direttore di gara: non può più esistere che un tesserato o un tifoso strumentalizzi questo gioco e perciò chi sbaglia deve essere sanzionato con provvedimenti seri affinché siano un deterrente per tutti gli altri tesserati.
L’auspicio è che il pallone ritorni ad essere più gonfio per poter assistere alle bellezze del calcio: prodezze, parate, assist, gol, esultanze ed infine un solidale terzo tempo con strette di mano e scambi di magliette sudate.