Guglielmo Rocchi non è più l’allenatore del Tagliacozzo. A comunicarlo pochi istanti fa il club marsicano che ha deciso di rompere ogni rapporto lavorativo con il tecnico. Rocchi era arrivato a Tagliacozzo nell’estate del 2019 dopo che la squadra era retrocessa n Seconda Categoria salvo poi essere ripescata in Prima. Con l’ex tecnico della Pro Celano, il Tagliacozzo concluse la stagione 19/20 al secondo posto in Prima Categoria a soli tre punti di distanza dalla capolista Fucense, con 7 gare ancora da disputare. Tagliacozzo che tornò in Promozione dopo una distanza di 10 anni e per quanto si siano disputate solamente poche partite, il gruppo guidato da Rocchi era in testa alla classifica con due vittorie e un pareggio. Queste le dichiarazioni, rilasciate da Rocchi alla redazione di atuttocalcio.tv:
“La società del Tagliacozzo 1923 mi ha comunicato la decisione di non confermarmi per la stagione prossima, le motivazioni che mi sono state date non sono affatto condivisibili da me ,ricordo che ho accettato la panchina del Tagliacozzo,già ad agosto inoltrato del 2019 quindi in ritardo per la costruzione di una squadra, trovando una situazione a dir poco precaria, la squadra era appena retrocessa in Seconda categoria e il ripescaggio in Prima ancora non era sicuro. Una società in piena difficoltà all’opera per recuperare tempo perso e rimettere a posto i danni delle stagioni precedenti e soprattutto la mancanza di un campo.
Nonostante ciò, insieme ai ragazzi siamo riusciti a centrare qualcosa di straordinario piazzandoci in seconda posizione nel campionato di Prima categoria che ci è valso il ripescaggio nel campionato di Promozione, in questo ultimo anno abbiamo chiuso il campionato (causa pandemia) addirittura al primo posto e dopo aver passato anche il turno di coppa Italia.
Tutto ciò non è servito per vedermi confermato e sono sempre più convinto che la meritocrazia nel calcio non conti niente, ringrazio comunque la società del Tagliacozzo che mi ha dato la possibilità di esprimere le mie idee e di lavorare con un gruppo di uomini e bravo giocatori, ma non posso esimermi dal criticare un operato che con il calcio non ha niente a che vedere, probabilmente in questo delicato periodo storico contano più dinamiche extra calcistiche che la serietà nel lavoro oltre ai risultati più che tangibili ed evidenti!”
Pierluigi Trombetta