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"Gara condizionata dall'errore dell'arbitro, che ha spianato la strada al Delfino. Sino all'espulsione di Rossetti la gara è stata in equlibrio". Non nasconde la propria delusione la presidentessa del Lanciano, Cristina Chiaretti, nell'analizzare l'esito della gara contro il Delfino Flacco, condizionata, a suo dire, dall'errore del signor Bellò di Castelfranco Veneto che, sul finire della prima frazione, ha espulso il portiere frentano. "Nonostante i tanti problemi sinora avuti-spiega la numero uno rossonera-la squadra ha provato a rimanere in gara. Rimasti in 10 e con una forma fisica non ottimale, siamo crollati".
Sul Lanciano:"Sono orgogliosamente fiera di essere presidentessa di questo club, con i ragazzi ho un rapporto splendido e la città mi è entrata nel cuore".
Problemi con la cordata americana: "Da due giorni non mi comunicano le loro intenzioni-sottolinea la Chiaretti- in questo momento sono da sola. La sottoscritta ama lavorara alla luce del sole e, aldilà della serietà di alcuni membri di BelgioCoGroup, la mia persona non vuole avere a che fare con il socio del suddetto gruppo, ossia il signor Pincione. A riguardo ringrazio il mio ex vice-presidente Claudio Alluni che, pur dimissionario, negli ultimi giorni si è prodigato per aiutarmi anche per quanto concerne la trasferta di Pescara e per l'organizzazione dei giri di tamponi". Mercoledì c'è l'Avezzano, primo dei tre recuperi:"Già domattina-spiega-dovrò chiamare il laboratorio preposto per organizzare i test in vista della sfida di mercoledì con l'Avezzano. Situazione difficile, ma non mollo. Anche se la tentazione di farlo è forte".
