Dopo 30 giorni esatti dalla lista dei ministri, il governo ha un suo rappresentante sportivo. Il Premier Mario Draghi ha infatti assegnato la delega sportiva a Valentina Vezzali che quindi succede (più o meno) a Vincenzo Spadafora.
Sappiamo come nella lista dei ministri era assente quello dello Sport e ad oggi, questa carica non esiste più.
Si era pensato che la delega venisse affidata ad un sottosegretario e a fine febbraio l’ex capo della BCE scioglie gli indugi nominando 39 sottosegretari (19 donne e 20 uomini), ma anche in questo caso lo sport è assente. Poi il 12 marzo viene scelta l’ex schermitrice che oltre a essere un’icona sportiva a livello internazionale, ha avuto anche un passato in politica visto che è stata deputata dal 2013 al 2018.
Con la Vezzali dunque si arriva a 40 sottosegretari (20 donne e 20 uomini). La domanda che sorge spontanea è come mai rispetto agli altri incarichi c’è stata tutta questa attesa per lo sport?
Un dato inappuntabile è che questa carica viene ridimensionata visto che si passa da un ministro a un sottosegretario. Giusto precisare come il sottosegretario ha la funzione di coadiuvare un ministro ed è assegnato ad ogni dicastero. Nel caso specifico della Vezzali si tratta di un sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio, dunque fa carico allo stesso Draghi.
Di certo, durante l’operato di Spadafora, sono indelebili il botta e risposta tra il Governo e le istituzioni sportive, anche a causa della pandemia che ha costretto a prendere delle decisioni delicate, in primis quella sulla ripartenza dei campionati. Adesso probabilmente il botta e risposta tra le parti potrebbe venire meno.