Ieri ospite di Lunedì di Atuttocalcio (clicca qui per vedere la puntata), il tecnico della Recanatese Giovanni Pagliari. Con l’ex allenatore dell’Aquila abbiamo parlato della sua scelta di accettare il progetto leopardiano e dove dovrà lavorare per far risalire la squadra da una zona di classifica non particolarmente alta. Recanatese che ricordiamolo sembrerebbe intenzionata a interrompere i rapporti con Pera, con il giocatore che avrebbe dunque pochi giorni per trovare una nuova sistemazione.
Le parole di Pagliari dopo il suo arrivo a Recanati:
“La prima motivazione per cui ho accettato il progetto è che non avevo ricevuto altre offerte”, risponde scherzando il tecnico marchigiano. “Come ho avuto una richiesta da parte di una società importante, con una struttura per allenarsi, con una squadra interessante e che è a mezz’ora da casa, ho detto si. La D non la faccio da tempo, da quando allenavo la Maceratese. Però avevo voglia non tanto del calcio -che ho continuato a seguirlo in questi mesi facendo scouting con mio fratello- ma dello spogliatoio, di relazionarmi con i ragazzi, di tornare ad insegnare che è la cosa che mi fa più piacere. La squadra l’ho trovata troppo giù di morale, ha perso molto di autostima. Recanati è una piazza particolarissima, perché è un’oasi, dove ogni venti del mese c’è lo stipendio, perché si vive benissimo ed è una città bellissima. Ciò mi ha sempre terrorizzato, perché quando non hai motivazioni forti ti puoi lasciare andare con il troppo bene. Hanno preso un guerrafondaio come me per cercare di rianimare il gruppo. Speriamo di riuscirci come già mi è capitato in passato. Lottare con il Campobasso? No, illudere fa solo male. In primis dobbiamo trovare una nostra dignità e in un’idea di calcio nostro. Poi vediamo quello che succede. Quest’anno non voglio dire che è andata, però in questo momento ci sono altre preoccupazioni che pensare a un primo posto.”
Il tecnico chiarisce inoltre le condizioni di Titone, ritornato in giallorosso dopo l’esperienza di Castelnuovo. Una parentesi anche sul match di mercoledì contro il Tolentino, dove Pagliari affronterà il figlio Giorgio.
“Titone? Oggi gli ho detto ridendo che sta al 15,20% perché in Abruzzo ha giocato poco e quando uno ha una certa età e sta fermo ci vuole tempo per recuperare. Ma è un ragazzo di cuore e che sicuramente ci darà una grossa mano. Mercoledì mi aspetto una gara tosta visto che il Tolentino ha fatto tre partite bellissime e ora sta a un punto dietro di noi. Sarà una sfida tra due squadre molto motivate, noi vogliamo risalire in classifica e loro vogliono continuare a far bene. Una sfida dei Pagliari? Lui nelle ultime gare è stato in panchina. È un giocatore bravo, sa giocare ma soprattutto ha tanta passione e amore.”
Pierluigi Trombetta