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Ortolano, consigliere FIGC: 'Lavorare con Gravina per cambiare il calcio'

All'indomani della conferma dell'illustre abruzzese di adozione Gabriele Gravina, al timone del calcio italiano per il quadriennio 2021/2024, grande soddisfazione (clicca qui) per il calcio abruzzese anche per l'elezione a Consigliere Federale, in quota LND, di Daniele Ortolano che siederà nel tavolo più importante della FIGC.

L'ex numero uno del CR Abruzzo, che non ha nascosto la propria soddisfazione per il traguardo raggiunto, nell'intervista a noi concessa, ha parlato dei prossimi obiettivi del calcio italiano. Vi proponiamo la prima parte.

Nella tesa tornata elettorale appena conclusa lei è stato nominato Consigliere Figc con la corrente sconfitta di Sibilia. In assemblea l’aria tra i due sfidanti non era delle migliori, ora sente la responsabilità di doversi rapportare obbligatoriamente con il presidente Gravina?

"Certamente, soprattutto in questo momento. C'è stata una competizione che, democraticamente, ha visto prevalere Gravina. Ora, però, bisogna sedersi e lavorare tutti insieme per il bene del calcio italiano. Al di là delle correnti, personalmente con il presidente Gravina ho sempre avuto un ottimo rapporto e da abruzzesi ci siamo sempre confrontati sui temi più importanti del calcio. Sarà la stagione della ripartenza ed anche quella delle riforme".

Gravina per il suo secondo mandato, ha raccolto oltre il 70% dei consensi, con il suo "libro dei sogni"e vuole inaugurare la stagione del cambiamento. Su cosa, a suo avviso, si dovrà intervenire con più urgenza?

"L'obiettivo primario sarà quello di modellare un calcio sostenibile: partiremo dalla Lega di B, passando per la Lega Pro sino alla LND. Per quest'ultima la volontà è quella di proporre lo status di semi-professionismo".

Qual'è la categoria che, a suo avviso, merita maggior attenzione?

"La mia storia lo insegna. Da sempre ho avuto un occhio di riguardo per il "mondo" dei ragazzi. Bisogna tornare a lavorare seriamente sull'attività di base, ferma oramai da due anni, che ha portato alla perdita di quei valori quali educazione e formazione".

Da uomo di calcio, sposa la frase di Gabriele Gravina: "I dilettanti sono la base del calcio"?

"Assolutamente. I dilettanti negli ultimi anni hanno sostenuto con impegno le varie componenti federali ed oggi, a maggior ragione, credo nell'importanza di questo mondo all'interno del sistema calcio".

Insomma dopo una lunga e tempestosa stagione elettorale che ha visto Gravina e Sibilia confrontarsi e scontrarsi per oltre un anno, con il consolidarsi dei risultati anche le posizioni di forza in seno alla Consiglio federale si definiscono.

Il risultato non brillante di Sibilia (clicca qui per approfondimenti), che si è intestardito in uno sterile braccio di ferro, perso con Gravina, potrebbe portare la LND a perdere il prestigioso ruolo di vice presidente della FIGC a tutto vantaggio di una componente professionistica.

All’interno dei dilettanti un certo malumore si percepisce: la strategia elettorale portata avanti dal loro vertice “politico”, al momento è avara di risultati e in molti pensano che sia opportuno un riassetto interno in vista, sia di una importante ed incisiva riorganizzazione del calcio, sia di un regolamento di conti che sarà per forza “servito freddo”.