La mancanza del ministro dello sport tiene ancora banco. Come noto il 12 febbraio il neo Premier Mario Draghi dopo aver letto la lista dei ministri, ha lasciato un grosso punto interrogativo sul ministro dello sport. Nella lista non compariva e inizialmente si ipotizzava che Draghi potesse assegnare la delega sportiva o al ministro della gioventù o al sottosegretario alla presidenza del Consiglio come nel Conte I. Ad oggi la delega resta ancora nelle mani dell’ex capo della BCE.
Nel Conte II con Spadafora ministro, a causa anche della pandemia che ha costretto a prendere decisioni delicate, in primis quello della ripartenza dei campionati, più di una volta sono apparsi dei contrasti tra Governo e istituzioni sportive. Nel caso del dilettantismo si ricordano le contrarietà del presidente della Lnd Sibilia, sulla sospensione di parte dei Dilettanti (leggi qui e leggi qui) e sulla riforma sportiva (leggi qui). Il non scegliere un nuovo ministro (con la delega che potrebbe essere assegnata a qualche sottosegretario o rimanere allo stesso Draghi), appare come un segnale di discontinuità e che andrebbe a lasciare ulteriore autonomia alle stesse istituzioni sportive, in particolare al Coni. L’ormai ex ministro Spadafora torna a parlare attraverso la propria pagina ufficiale Facebook, spiegando la scelta di non trovare un suo successore, ma soprattutto sottolinea l’urgenza di approvare in via definitiva la riforma dello sport (manca il parere della Commissione Cultura di Camera e Senato) e di occuparsi dei decreti ristori, visto che molti provvedimenti come spiegato in questo articolo (leggi qui) sono ancora in sospeso. Le risposte di Spadafora:
1) MINISTERO DELLO SPORT
Non esiste più. 17 mesi fa, fui io a chiederne la costituzione. Evidentemente con questa nuova maggioranza, non si è ritenuto di confermarlo. Ora la delega è nelle mani del Presidente Draghi che, nei prossimi giorni, può decidere di affidarla ad un Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio o tenerla per sé
2) RIFORMA DELLO SPORT
Scade il 28 febbraio. Mancano solo 12 giorni. Come sapete l’abbiamo già approvata in Consiglio dei Ministri e ottenuto l’Intesa dalle Regioni. Manca solo il parere delle Commissioni Cultura di Camera e Senato che, anche a causa della crisi di governo, non si sono espresse.
Faccio appello ai miei colleghi
Simone Valente
Andrea Rossi
Felice Mariani
Patrizia Prestipino
Luciano Nobili
Nicola Provenza
che, insieme a tanti altri, hanno lavorato con me per più di anno al testo della Riforma.
Far scadere la delega significherebbe non risolvere il tema del lavoro sportivo, di abbandonare il professionismo femminile, di vietare l’ingresso dei paralimpici nei gruppi militari sportivi e tante altre cose. Approvare i decreti, invece, consente poi di migliorarli con eventuali decreti correttivi ma non dover ricominciare da zero!
3) RISTORI
Ovviamente dovrà occuparsene il nuovo delegato. Deve essere chiaro a tutti, sin d’ora, che nulla sarà più come prima sia perché bisogna ancora capire quale sia la politica di aiuti del nuovo Governo sia perché, non essendovi più un Ministro che sieda in Consiglio dei Ministri, bisognerà lottare dall’esterno.
Io continuo a seguirvi, a seguire il mondo dello Sport e a combattere insieme a voi!