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La FIGC vota il 22 febbraio: Gravina è avanti, ma c’è l’incognita ricorsi

Se lo sport nazionale è in standby in attesa della politica (clicca qui per approfondimenti), in Figc è inizia la volata per la nomina del n.1 del calcio che terminerà il 22 febbraio in occasione dell’assemblea elettiva che vede confrontarsi due sfidanti: Gabriele Gravina e Cosimo Sibilia (in foto).

Il programma

Il programma di Gabriele Gravina è di 123 pagine, quello di Cosimo Sibilia di 30. Il sito della Figc, correttamente, ha pubblicato il programma di governo dei duellanti dove vengono segnati gli obiettivi da realizzare: dai codici e l'integrità, passando per la governance fino ad arrivare al trio d'attacco composto da Patrimonio Giovanile, Sostenibilità e soprattutto Riforma dei Campionati.

La raccolta dei voti

Ma in queste ore si sta continuando a giocare una battaglia senza esclusione di colpi per la ricerca dei voti.

Gli sfidanti stanno usando tutti i canali: amicizie, politica, alleanze e promesse.

Sibilia ha ricevuto l'accredito di 69 delegati della Lega Dilettanti su 91. Ma Sibilia ha con sé Claudio Lotito che potrebbe portargli un po' di voti in serie A e B.

Gravina ha le firme di 18 club di serie A (mancano la Lazio di Lotito e il Benevento di Vigorito), 19 di B (manca la Salernitana di Lotito), 54 (su 58) di serie C, 50 in rappresentanza di atleti-atlete, 26 in rappresentanza dei tecnici. Numeri, sulla carta, tutti favorevoli a Gravina, che supera abbondantemente il 50 per cento necessario per vincere, e approdare così al secondo mandato. Come consiglieri federali si sono candidati per la serie A Lotito, Marotta e Fenucci (uno è di troppo), si è candidato anche Calcagno per l'Aic, Beretta per i tecnici mentre non è stata ammessa la candidatura di Felicio De Luca, uomo di Sibilia. (clicca qui per approfondimenti)

 

Le battaglie legali nella LND del “Coordinamento per il cambiamento”

Nel corso del mese scorso vi abbiamo parlato del clima “particolare” in cui si sono volte le elezioni per il rinnovo delle cariche elettive dei comitati regionali della LND (clicca qui per approfondimenti).

Sono ben 6 le denunce agli organi federali per gravi irregolarità promosse da parte del “Coordinamento per il cambiamento” – composto dall’Avv. Esposito (Basilicata), Avv. Cirillo (Campania), Avv. Fiorucci (Umbria), Avv. Destratis (Puglia), Dott. Iannuzzi (Abruzzo) e Dott. Lardone (Lazio)-  verso i candidati presidenti vicino a Sibilia.   

Per non farci marcare nulla, ecco che sono arrivati due ricorsi da parte dei candidati vicini al presidente della Lnd, Comiso Sibilia, contro le elezioni del Comitato Regionale Lombardo della Lega Dilettanti (vittoria per soli 14 voti di Carlo Tavecchio) e del Comitato Emilia Romagna (successo facile di Simone Alberici).

I ricorsi sono stati presentati dai due sconfitti, Alberto Pasquali (Lombardia) e Paolo Braiati (Emilia- Romagna), e firmati dall'avvocato romano Guido Valori, specialista in diritto sportivo. Sostengono che le due elezioni on line sono state irregolari e visti i tempi dei giudizi, chiedono adesso che ci sia "il differimento-sospensione dell'assemblea nazionale elettiva della Figc prevista a Roma il 22 febbraio 2021".

 

CR Lombardia

 Il ricorso di Pasquali è già stato ritenuto inammissibile il 5 febbraio dal tribunale federale della Figc, ma il competitor di Tavecchio non si è arreso ed ha inviato una richiesta al presidente della Figc, al consiglio federale, al segretario generale Figc e per conoscenza anche al presidente del Coni, Giovanni Malagò, chiedendo il rinvio delle elezioni del presidente Federale in attesa delle motivazioni del primo grado della giustizia sportiva.

 

CR Emilia –Romagna

Il ricorso di Braiati incardinato presso la giustizia della Figc doveva essere giudicato il 12 febbraio ma “l’udienza avente ad oggetto l’impugnazione della validità dell’Assemblea Ordinaria Elettiva dello scorso 10 gennaio da parte del Presidente uscente Paolo Braiati è stata rinviata al 25 febbraio per consentire al ricorrente di integrare il contraddittorio nei confronti di tutti i controinteressati non chiamati, sinora, in giudizio dal Sig. Braiati”

Per adesso i due ricorrenti mostrano i muscoli e comunque vada hanno intenzione di andare fino in fondo, sino al Collegio di garanzia dello sport del CONI, ed eventualmente anche al Tar del Lazio. In questi casi, quindi, si andrebbe ben oltre la data del 22 febbraio.

 

I ricorsi possono fare cambiare la date delle elezioni del presidente Federale?

Le Federazioni sportive devono rinnovare le proprie cariche entro il 15 marzo: se non ottemperano a questa disposizione normativa il 16 marzo vengono commissariate dalla Giunta del Coni.

In un ambiente già arroventato dalle polemiche e dalle invidie molto probabile, se la data delle elezioni Figc non sarà posticipata, in attesa appunto del completamento dell'iter processuale, qualcuno potrebbe fare ricorso chiedendo l'annullamento delle stesse elezioni per il numero uno della FIGC visto che potrebbero prendere parte al voto "i delegati che potranno essere dichiarati illegittimi a livello territoriale".

In pratica potrebbe votare qualcuno che non ne ha titolo.

Potrebbe fare ricorso Cosimo Sibilia (che certo parte svantaggiato contro l'attuale numero 1 del calcio, Gabriele Gravina) o qualcuno degli stessi delegati assembleari: la Lega Dilettanti ne ha 91, di cui 8 del Comitato Regionale Lombardia e 6 del Comitato Emilia Romagna, che sono quei 14 che si sono astenuti nella rielezione di Sibilia. Insomma, c'è il rischio che il calcio anche stavolta finisca al Tar, e non sarebbe certo una novità.

"Le elezioni federali si terranno regolarmente il 22 febbraio". E' questa la posizione della Federcalcio riferita da una fonte di Via Allegri. "Non basta una semplice mail a far spostare le elezioni federali, nessun ricorso è stato presentato con questo obiettivo - conferma la fonte Figc - rispettiamo il lavoro e i tempi della giustizia sportiva, che farà il suo corso".