La pandemia del Covid 19 lo sappiamo, sta creando tantissimi problemi allo sport, in particolare a quello dei dilettanti. Le attività sono ferme, i campionati non si giocano, ma soprattutto le società dilettantistiche e non solo quelle calcistiche, stanno vivendo momenti veramente difficili con il chiaro pericolo di poter sparire per mancanza di fondi e sponsor. Tornando al calcio è praticamente disperato il grido di aiuto che viene lanciato da alcune realtà, che militano nei cosiddetti campionati minori, ovvero la prima, la seconda e la terza categoria. Campionati che non sono sotto l'occhio dei riflettori, ma che annoverano tantissime società, tantissimi tesserati e soprattutto realtà piccole o grandi, che in questi mesi non hanno ancora giocato una partita ufficiale. Lo spettro, anzi il timore è che per alcune di queste società calcistiche ci possa essere la fine delle attività. Sentendo alcune opinioni è forte il presentimento, che appena si tornerà (speriamo presto) a vivere una situazione di normalità, diverse società calcistiche possano cessare di esistere. Alcuni presidenti hanno le aziende in grosse difficoltà economiche, e hanno già fatto capire che non iscriveranno le loro squadre ai campionati. Bisogna preservare le aziende e i posti di lavoro (e ci mancherebbe altro), e bisogna salvaguardare persone e famiglie che lavorano, la conseguenza è semplice e purtroppo al momento attuale sembra inevitabile. Il neo presidente del comitato regionale Abruzzo Ezio Memmo si mostra fiducioso per la riprese dell'Eccellenza, dubbioso su ciò che accadrà in Promozione, e nelle altre serie quale sarà la risposta alla nostra domanda ? Bisognerebbe avere un pò di chiarezza nei confronti di chi lo fa davvero per passione, correttezza per chi ha ancora voglia di andare in un polveroso campo sportivo a fare allenamento, sporcandosi da capo a piedi e tornare a casa soddisfatto, di essersi preso un ora e mezza di sano divertimento. Risposte che bisogna dare in tempi rapidi, perchè il calcio dilettantistico abruzzese, ed in particolar modo quello delle categorie minori, ha gli stessi diritti di chi gioca in Eccellenza e si chiama L'Aquila o Chieti.