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LND Umbria elezioni da annullare? Altro pesante ricorso contro Repace

Che qualcosa non sia andato per il verso giusto nelle recenti elezioni per il rinnovo delle cariche regionali della LND è conclamato.

Se su 20 Comitati, solo in 4 regioni sono arrivati due o più sfidanti davanti alle assemblee elettive, mentre nelle restanti c’è stata la sfilata di 16 candidati unici e per di più ci sono 6/7 esposti “pesanti” che pendono davanti alla giustizia federale (clicca qui per approfondire con l’articolo “Elezioni LND Italia: egemonie, guerre segrete e potere“) ecco che arriva un’altra tegola.

Il candidato umbro escluso per la corsa alla guida della LND umbra Luca Fiorucci che ha già presentato una denuncia, sembrerebbe sul modus operandi non corretto del presidente in carica Repace, ha rincarato la dose esponendo che: "Presso il Tribunale Federale Nazionale FIGC è stato presentato ricorso per chiedere l’annullamento dell’assemblea elettiva ordinaria del CR Umbria, per il quadriennio 2021/2024, che si e’ svolta l’11 Gennaio 2021 a Perugia, presso la Sala Auditorium del Comitato Regionale Umbria della FIGC-LND. Con il ricorso Luca Fiorucci solleva la mancanza del rispetto della Legge 11 gennaio 2018, n. 8 in materia di limiti al rinnovo dei mandati".

Sembrerebbe che Luigi Repace (in foto) sia incandidabile in quanto l’articolo 6 della legge, citata da Fiorucci, dice che "I presidenti e i membri degli organi direttivi nazionali e territoriali delle federazioni sportive paralimpiche, delle discipline sportive paralimpiche e degli enti di promozione sportiva paralimpica che sono in carica alla data di entrata in vigore della presente legge e che hanno gia' raggiunto il limite di cui all'articolo 14, comma 2, secondo periodo, del decreto legislativo 27 febbraio 2017, n. 43, come sostituito dall'articolo 4 della presente legge, possono svolgere, se eletti, un ulteriore mandato. Nel caso di cui al periodo precedente, il presidente uscente candidato e' confermato qualora raggiunga una maggioranza non inferiore al 55 per cento dei votanti".

Repace non era in carica nel gennaio 2018, in quanto si era dimesso il 28 aprile 2017 (successivamente squalificato e poi assolto), è stato rieletto a febbraio 2018 dopo che si era dimesso Giuseppe Palmerini.

La stessa legge dice poi che "gli statuti delle federazioni sportive nazionali e delle discipline sportive associate prevedono le procedure per l'elezione del presidente e dei membri degli organi direttivi, promuovendo le pari opportunità tra donne e uomini. Il presidente e i membri degli organi direttivi restano in carica quattro anni e non possono svolgere piu' di tre mandati".

E Repace è in carica dal 2000 e di mandati ne ha fatti ben più di tre.

Insomma il Tribunale federale avrà il suo ben da fare ma anche gli organi di vertice del calcio devono mettere mano a quando succede nelle Regioni che a volte sono delle proprie “aziende di famiglia, talvolta, ereditate”