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Pili: 'Vogliamo ripartire. Ricetta anti-covid? Idee e tutela della salute'

"Tutta la squadra lavora con un obiettivo comune, che è quello di ridare vita al calcio regionale". Cosi il vice presidente del CRA, Walter Pili, intervenuto ad Atuttocalcio.tv. Dopo le nomine avvenute nella giornata di giovedì, i membri del comitato si sono messi subito a lavoro. Primi obiettivi:"Innanzitutto-spiega-si cercherà di uniformare il modus operandi delle 4 ASL regionali circa la gestione dei positivi. In questo modo-sottolinea-si andranno ad evitare dei problemi, come avvenuto in passato, a quelle società con calciatori provenienti da diverse province, ognuna delle quali aveva un proprio protocollo". Un altro aspetto, forse quello che più interessa club e addetti ai lavori, è legato alla ripartenza dei campionati, che non potrà avvenire almeno sino al 5 marzo:"Avevamo previsto l'inizio delle attività dalla metà di febbraio-commenta Pili-con i recuperi delle gare non disputate prima dello stop autunnale; inevitabilmente ora non sarà così. Nei prossimi giorni, di concerto con gli organi competenti, valutermo il da farsi".

Sul torneo di Eccellenza:"Da più parti-sostiene-ho letto di possibili scenari, ma in alcuni casi non si è tenuto conto che bisogna partire da quanto scritto nelle NOIF. Nelle stesse, infatti, è riportato che un campionato per essere regolare deve prevedere gare di andata e ritorno".

Contromisure:"La particolarità del momento, però, ha spinto i vari Comitati Regionali a studiare delle alternative che verranno portate sul tavolo degli organi nazionali, ai quali spetterà la decisione ultima. Il Comitato, dal canto suo-sottolinea-potrà andare a lavorare soltanto su quelle norme che possono essere modificate". Cosa ne pensano i club? "Prima di prendere qualsiasi decisione ci consulteremo, come avvenuto in estate, con le società. Ribadisco, ancora una volta, che le già citate NOIF e la tutela della salute pubblica sono dei paletti nazionali, alle quali tutti dobbiamo attenerci. Tenendo sempre presente che le nostre azioni non vadano a danneggiare la salute pubblica".

Il nuovo CRA:"Tutti, dal presidente ai consiglieri, siamo stati eletti non per rappresentare un singolo territorio o interesse calcistico, ma l'intera regione e la sua disciplina calcistica".