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Lanciano: parla Oddi

Giancarlo Oddi ex difensore della Lazio scudetto del 74, ma soprattutto ex tecnico della società abruzzese più chiacchierata del momento ovvero il Lanciano. A margine della conferenza stampa di ieri, abbiamo raggiunto telefonicamente il tecnico romano che con grande cordialità ci ha raccontato la sua versione dei fatti.

"Ho ascoltato seppur a tratti la conferenza, ma posso dire che sono state dette tante inesattezze, purtroppo allo stato attuale io ancora non ho visto un euro di stipendio, di quelli che mi erano stati promessi dall'attuale dirigenza. Devo ricevere due mensilità e la lettera di cui si è tanto parlato in questa conferenza stampa, doveva rimanere una questione tra me e la società. Francamente faccio fatica a capire come mai ieri sia stata tirata fuori".

Ha cercato di contattare la società anche tramite un legale giusto ?

"Si alla fine tramite l'avvocato ho cercato di mettermi in contatto con la dirigenza, per risolvere questa situazione particolare, ma fino a questo momento non ho ancora avuto risposte concrete. Prima c'era un altro legale che non era nemmeno al corrente del fatto che io ero l'allenatore della squadra, ora pare che ci sia un nuovo professionista a rappresentarli, e nonostante tutto non abbiamo ancora ricevuto notizie ne da lui, e ne dalla società. Aspetteremo ancora e valuteremo il da farsi"

Che esperienza è stata quella di Lanciano ?

"Premetto che io a Lanciano mi sono trovato benissimo, avevamo costruito una squadra in pochissimi giorni grazie al contributo di Salfa e degli altri dirigenti, senza preparazione atletica e senza il tempo che ci sarebbe servito per amalgamare il gruppo. Abbiamo incontrato tantissime difficoltà tra infortuni importanti e giocatori che facevano fatica ad entrare in condizione visti anche i tempi stretti. Abbiamo fatto sei punti è vero, ma c'erano le condizioni per crescere e migliorare"

Come erano i rapporti con la società?

"All'inizio ottimi, eravamo un bel gruppo e passavo giornate intere al loro fianco per la costruzione della squadra. Poi sono venuti fuori i problemi, ogni settimana ci venivano fatte delle promesse che poi non sono mai state mantenute, i giocatori volevano fare delle proteste ufficiali per i mancati pagamenti dei rimborsi, e nonostante il clima pesante mi sono preso delle responsabilità nei confronti dei ragazzi, fino a quando è stato possibile abbiamo retto. Mi consola e mi gratifica il fatto che tutti i giocatori mi chiamano, mi stanno vicino e penso che su questo punto di aver lavorato bene, e di aver avuto la stima di tutti i ragazzi che facevano parte della rosa"

Come ha saputo dell'esonero ?

"Mi è arrivata una lettera dove c'era scritto che ero stato sollevato dall'incarico, senza una motivazione specifica e senza altre parole. Sono rimasto sorpreso."

Se fosse un tifoso del Lanciano, sarebbe preoccupato per il futuro prossimo della società ?

"Si sarei molto preoccupato, il Lanciano ha una storia, un blasone e una dignità da difendere e francamente capisco il malcontento dei tifosi e delle persone che vogliono bene a questi colori"