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L'Eccellenza abruzzese studia il piano per ripartire

L'Eccellenza abruzzese prova a pianificare il futuro. Si, ma in che modo? Il Governo del calcio regionale (per onestà va detto che per tempo si è attivato mandando delle sollecitazioni alla LND in merito alla ripresa del campionato, facendo anche delle proposte) avanzerà delle soluzioni ai club del massimo torneo regionale per provare, quantomeno, a riavviare la macchina. Snodo cruciale (ma qui la palla passa alla LND, che venerdì ha in programma il Consiglio Direttivo) sarà la disputa o meno della fase nazionale dei play off e della Coppa Italia. Qualora venisse confermata la disputa degli stessi, la soluzione sarà la stessa adottata dal C. R. Veneto (riprenderà il campionato alla data del 7 febbraio, ve ne avevamo parlato due giorni fa), che concluderà la regular season al termine del girone d'andata, prima di passare alla disputa degli spareggi promozione e retrocessioni. Sappiamo già, però, che conludere un campionato oneroso come quello di Eccellenza al giro di boa farebbe storcere il naso a diverse società. E allora? Quali soluzioni? Provare a concludere la stagione in maniera "normale", posticipando la data del 15 maggio (tempo ultimo per i CRA di tutta Italia per comunicare alla LND vincitrice di campionato e seconda classificata) al 30 giugno, inserendo ulteriori turni infrasettimanli? Oppure, a nostro avviso la soluzione più saggia (anche questa ipotesi già accennata 48 ore fa), portare a conclusione il girone d'andata e suddividere le prime e le ultime 8 compagini del torneo in due gironi da 4 (con 6 gare da disputare tra andata e ritorno)? Per quanto concerne le formazioni impegnate nella lotta al salto di categoria le vincenti dei due raggruppamenti si sfideranno per la quarta serie (anche qui, però, potrebbe sorgere una domanda: ma se al termine del girone d'andata la prima o la seconda in graduatoria avessero 10 o più punti vantaggio sulle inseguitrici? Sarebbero costrette lo stesso ai play off?), mentre dal lotto in zona retrocessione dovranno uscire le 5 fomazioni (al netto di quanto potrà accadere in D), che scenderanno in Promozione. Per il momento, bisogna ricordarlo, restiamo nel campo delle ipotesi. Sarà, purtroppo, l'andamento della pandemia a guidare la giostra calcistica. Un appunto, però, è doveroso farlo: in estate quasi tutti i club di Eccellenza, con forza, si sono opposti alla soluzione due gironi, ingolositi dalla presenza di L'Aquila, Chieti, Avezzano e Lanciano (e forse ad un ipotetico incasso?), senza tener conto di una possibile nuova ondata di contagi. Se da un lato è verò che il numero di gare sarebbe stato pressochè lo stesso, dall'altro è innegabile che la soluzione per portare a termine la stagione sarebbe potuta essere più semplice.