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Elezioni LND Abruzzo, Pasquale Rodomonti sfida Ezio Memmo

Se un mese fa tratteggiammo il quadro nazionale sulla ricca stagione elettorale che avrebbe interessato il governo del calcio italiano (clicca qui per approfondire), quest’oggi ne parleremo in chiave regionale.

Nella Lnd Abruzzo si rinnoveranno le cariche federali per individuare il successore di Daniele Ortolano. In attesa che gli organi nazionali individuino la data delle lezioni per tutti i comitati regionali, in Abruzzo, come già apparso su altre testate, c’è una novità. Dopo anni di elezioni per acclamazione, essendoci stato sempre Daniele Ortolano come candidato unico, si profila una lotta a due per il posto di presidente Lnd Abruzzo. Dovranno essere ufficializzate, appena sarà possibile, la candidatura nel segno della continuità quella dell’attuale vice presidente vicario Ezio Memmo e quella dello sfidante Pasquale Rodomonti, ex arbitro internazionale.

Ezio Memmo, imprenditore lancianese di 51 anni, ex dirigente della Spal Lanciano è l’uomo di fiducia del presidente Ortolano, ed oltre a rappresentare la continuità nel governo del calcio dovrebbe propone un profondo rinnovamento del consiglio direttivo con al massimo due conferme.  

Pasquale Rodomonti, 59 anni di Teramo, vanta un curriculum con duecento partite dirette in Serie A, più altre a livello internazionale, ed ha ricoperto in 30 anni dedicati all’AIA anche l’incarico di presidente degli arbitri abruzzesi dal 2009 al 2013 con Ortolano presidente LND Abruzzo. Attualmente vive a Roma, rappresentante di un’azienda farmaceutica e sembra che voglia formare una lista di candidati consiglieri che abbiano esperienze calcistiche.

Sia Memmo che Rodomonti, in attesa di indicazioni certe da Roma sulla data e sulle modalità di svolgimento delle elezioni, si stanno già muovendo per intercettare consensi e appoggi vari ma entrambi nascondono, per adesso, la visione del calcio abruzzese che sarà nei prossimi 5 anni, per non dare vantaggio all’avversario.

Ma un segnale intanto si registra. Le circa 350 società, che saranno chiamate a scegliere tra Memmo e Rodomandi, osservano incuriosite questa inaspettata considerazione mai data loro nelle precedenti consultazioni. Potersi confrontare con i vari ambasciatori o portatori di interesse di una o l’altra cordata è segno tangibile di una democrazia partecipata dove anche le società più piccole potranno dire la loro nella scelta del prossimo consiglio direttivo del calcio a 11 ma anche per i delegati del calcio a 5, di quello femminile e giovanile. Siamo ancora all’inizio e già il confronto, pur se celato dietro l’ufficiosità delle candidature e dei programmi, diventa frizzante.