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Campionati Abruzzo: quanti gironi? Le perplessità e gli scenari

Messo un punto sulla stagione 2019/2020 con la decisione del Consiglio federale che ha individuato i criteri per le promozioni, le retrocessioni e il mantenimento della categoria (clicca qui per approfondimenti), le società dilettantistiche iniziano a porsi delle domande sulla modalità di svolgimento della prossima stagione sportiva

Quello che è certo è che a livello regionale tutto dipenderà dall’Eccellenza. Deciso il modello organizzativo del massimo campionato regionale (un girone con 18/20 squadre in linea col passato o due gironi con una dozzina di compagini, come da indiscrezioni di Palazzo) le altre categorie potrebbero seguire un cliché simile. Tanto che si parla anche di una Promozione a tre gironi.


Se al Comitato piace lavorare sotto traccia, come più volte sottolineato dal presidente Ortolano e da Memmo, suo braccio destro, si apprende che da qualche giorno, in maniera informale, la LND Abruzzo sta chiedendo certezze e garanzie a tutte le società dilettantistiche sulla loro prossima iscrizione ai Campionati al fine di avere un numero di massima per comporre gli organici.


Ma i club tentennano in quanto questa richiesta cozza con l’assenza di quegli elementi certi che permetterebbe loro di decidere: non hanno evidenza sul costo dell’iscrizione al Campionato o sulla durata dello stesso; sulla consistenza degli eventuali aiuti pubblici e/o Federali al calcio; sui costi e sulla modalità di attuazioni di prossimi protocolli per il contrasto della diffusione del Covid-19.


“Cosa dobbiamo dire a giocatori e tecnici sulla durata temporale della stagione e sui relativi impegni economici? Dovremo impegnarci e garantire coperture per i classici 10 mesi oppure solo per 6/7 mesi in caso di due mini gironi da 10/12 team? Quanto peserà la tassa d’iscrizione?” – queste le prime domande che si pongono in maniera molto pragmatica le società - "Già viviamo un momento difficile, a causa dell’assenza di decisioni che non spettano a noi, non riuscire a dare certezze ai nostri sponsor sulla visibilità che possiamo dare loro nel tempo. Siamo inermi in termini di programmazione sportiva ma dal Comitato vogliono sapere se ci iscriviamo o meno”.


Per rispondere a queste domande, sembrerebbe che la LND Abruzzo, per decidere se disputare campionati con girone unico o dividerlo in due micro campionati, abbia attivato per ogni categoria la cosiddetta “Consulta”: commissioni referenti composte dai rappresentanti di 4/5 società di quella categoria, affiancati da dirigenti federali, che dovranno rappresentare le loro proposte al prossimo Consiglio direttivo.


Per quanto riguarda la composizione della “Consulta” di Eccellenza sembrerebbe, ma è da confermare, che il peso della proposta ricada sui rappresentanti di Alba Adriatica, Spoltore, Capistrello e Bacigalupo Vasto Marina. Un modo, da parte dei vertici federali abruzzesi, che sono in scadenza e si stanno preparando per le future elezioni, anche per demandare alle società l’onere di proporre soluzioni spinose in modo da diluire la responsabilità e ridurre così eventuali mugugni.