Il 20 di maggio il Consiglio Federale si riunirà e con grande probabilità decreterà la chiusura dei campionati dilettantistici dalla Serie D alla Terza Categoria. In successione si provvederà a stipulare quelli che sono i criteri che concernono le promozioni e le retrocessioni.
Stando alle ultime indiscrezioni sembra sempre prendere piede l’ipotesi secondo la quale ad accedere ai campionati successivi saranno le prime classificate, mentre le retrocessioni saranno bloccate. Una suggestione che nelle ultime ore sta diventando sempre più concreta. In linea di massima, sarebbe l’idea con maggior buon senso visto che, si andrebbe a premiare chi ha investito per vincere il campionato e a non scontentare chi, per quanto in zona retrocessione, era ancora matematicamente salvo e avrebbe potuto mantenere la categoria. “Sarà questo l’orientamento del Consiglio di Lega nei confronti del Consiglio Federale che porterà al blocco le retrocessioni, mentre le prime in classifica verranno promosse alla categoria superiore, prendendo come riferimento la stessa categoria al momento della sospensione della stagione sportiva.” Queste le parole del presidente del CR Marche Paolo Cellini, intervistato da Youtvrs.
Tale discorso bisognerebbe vederlo più nello specifico nei vari campionati. Questo perché nell’Eccellenza e nella Promozione abruzzese i giochi della prima posizione era piuttosto delineati, mentre in Serie D tutt’altro. Nel Girone F la questione diventa piuttosto intrigante. Il presidente dei biancorossi Mauro Canil, aveva lasciato dei dubbi sulla possibilità che il suo club venisse iscritto l’anno prossimo nei professionisti. Allo stesso tempo invece la piazza di Campobasso si augura un ritorno in Serie C, come dimostrato dal calore del gremito Nuovo Romagnoli in questa stagione e della grande cavalcata che i rossoblù di Cudini avevano svolto negli ultimi mesi portandosi a pochi punti dalla vetta. Ma non solo il girone F, visto che in tutti i gironi di Serie D, solamente nel raggruppamento D, c’è il Mantova che ha un ampio vantaggio rispetto alla sua principale inseguitrice. Negli altri invece, il vantaggio acquisito dalla prima dalla seconda è inferiore ai 5 punti. È anche vero che trattasi di una situazione anomala senza precedenti, con gli organi federali a dover prendere necessariamente una difficile soluzione.
Riguardo alle retrocessioni, in caso di blocco, nel girone F sarebbero salve Sangiustese, Avezzano, Chieti e Jesina, ossia le ultime quattro. A rischiare erano di più i teatini e i leoncelli rispettivamente in penultima e ultima posizione, ma non si può ancora escludere con certezza che un numero di squadre scendano nella categoria inferiore (si parla anche di due retrocesse). A quel punto Chieti e Jesina rischierebbero. Ma si ripete: bisogna valutare con cura ogni dettaglio. Se si congelasse l’ intera stagione fatta eccezione per le prime classificate, bisognerà analizzare il destino di quelle squadre che già a marzo erano matematicamente retrocesse, esempio il Paterno nell’Eccellenza abruzzese.
Con questa modalità si crerebbe un creto sovrannumero di squadre, anche se, in D e non solo, potrebbero essere diverse le squadre che per motivi economici causati dal virus, potrebbero rinunciare all'iscrizione.
L’auspicio è che nel Consiglio federale previsto per il 20, ci saranno maggiori indicazioni.
Pierluigi Trombetta