Nel calcio conta di più la quantità o la qualità. Un po tutte e due dai. La rabona, la rovesciata, l’ estro del singolo in generale, rendono il calcio un mondo pieno di emozioni. Però si sa, nel rettangolo verde vince la squadra che fa più gol rispetto all’altra. E anche quelle sono emozioni forti. Magari se segnate alla fine. A Davide Fieroni la qualità non manca, ma se parliamo di quantità, allora questo è proprio un tema che a lui calza a pennello.
Barese classe 1997, precisamente di Torre a Mare. Davide nacque nell’anno in cui la Nazionale italiana under 23 vinse nella sua Puglia i Giochi del Mediterraneo, con la finale giocata al San Nicola e vinta nettamente dagli azzurrini. Tra gli eroi di quella finale giocata il 25 di giugno nel capoluogo pugliese, Nicola Ventola, anche lui barese come Davide, che in quella partita segnò una doppietta alla Turchia. Fieroni sarebbe nato qualche mese dopo, il 30 di ottobre.
Per Davide tanta gavetta con l’Atletico Mola e Molfetta in Eccellenza e col Gravina in Serie D. Poi Promozione col Noicattaro e la Vigor. La stagione dove il bomber di Torre a Mare esplode definitivamente è la 18/19. Prima Categoria, con l’FC Capurso. È un attaccante che segna? Fieroni fa 48 gol in quella stagione. Si è un attaccante che segna. Evidentemente. 10 gol in Coppa Puglia e ben 38 in campionato. Le giornate erano 30.
Una classica prima punta, forte fisicamente, devastante in area piccola. Uno che la butta dentro come pochi. Il Casalbordino pensa a lui per l’attacco e sarà l’ inizio di una grande stagione per i leoni. È il Casalbordino degli imbattibili, capace di racimolare ben 15 punti dalla seconda in classifica. È il Casalbordino di mister Borrelli, del Puma Iaboni, di Soria. È il Casalbordino di Letto, di Coffie, di saracinesca Salvatore. È il Casalbordino di qualsiasi giocatore che ha contribuito ad una stagione stellare. È il Casalbordino di Davide Fieroni.
Prima partita contro la Fater Angelini. Finirà 2-5 per i casalesi. Fieroni segnerà alla fine intorno al 40’. Insomma un gol che allarga il passivo, non propriamente decisivo. Bene. Seconda giornata contro la Casolana. 3-1 per i giallorossi. I marcatori: Davide Fieroni. Eh si, in questo caso è stato decisivo, con una tripletta. Dopo pochi istanti un gol sensazionale. Un colpo al volo in zona decentrata, un sinistro di una potenza e precisione fuori dal comune. Dopo il gol, un cuoricino verso la tribuna. Un’esultanza molto comune tra i giocatori, quel gol invece, sono capaci veramente in pochi a farlo. Contro l’ Elicese, la gara successiva, una doppietta. Il Casalbordino ha il suo bomber. Fieroni non molla mai.
Quando pensi che non sia la sua giornata o che magari è troppo tardi per che lui possa infierire, ecco che ti punisce. L’Ovidiana Sulmona ne sa qualcosa. A Casalbordino il 20 ottobre arrivano i peligni, sulla carta la squadra che più di tutti può dare filo da torcere alla corazzata casalese. L’ Ovidiana parte bene e passa in vantaggio. La gara sembra in procinto di volgere a favore degli ospiti. Ad un certo punto però il baby fenomeno Letto ruba palla in modo sensazionale, prosegue la sua cavalcata verso destra e serve Fieroni. Altro diagonale in zona decentrata, stavolta col destro, l’ esito non cambia finisce 1-1. Il ritorno al Pallozzi. Davide parte dalla panchina perché da qualche tempo ha dei problemi fisici. La gara si mette bene per i sulmonesi che si portano due volte in vantaggio. Alla fine Davide entra. L’ Ovidiana è in vantaggio per 2-1 e anche qui come all’andata, manca poco alla fine. Anzi la gara è praticamente finita, c’è solo da battere un calcio d’angolo, nulla di più. Almeno all’apparenza. Fusaro va alla battuta, un suo compagno la colpisce di testa, la palla si avvicina verso la linea e chi riesce a farla sua? Sempre lui, ancora lui: Davide Fieroni. 2-2.
20 gol in campionato, vice capocannoniere del girone B, dietro al solo Orlando Aquino, mica uno qualunque. Avanti a gente come Molino e Pompilio. Un solo gol lo separava dall’attaccante del Sulmona e mancavano 6 giornate alla fine del campionato. Resta comunque una grande stagione disputata, sia da lui che dallo stesso Casalbordino. Stagione che meriterebbe il giusto riconoscimento, magari per vedere il bomber pugliese punire anche in Eccellezza. E perché no, nei minuti di recupero.
Pierluigi Trombetta