Massimo Morgia è sempre stato un grosso punto di riferimento per il mondo del calcio, incarnando sempre a pieno sani principi e sani valori. L’ ex tecnico di Palermo, Siena, L’Aquila, Nocerina e Mantova ora alla guida del Chieri, ha sempre detto ciò che pensava senza giri di parole. Anche in questa situazione di emergenza, causa Covid-19 il trainer romano ha espresso il suo pensiero sia sul momento in generale che più di preciso sul mondo calcio.
“Io penso che una tragedia del genere, da un punto di vista umano e sanitario, nessuno se lo aspettava. Questa è la cosa più drammatica. Sta portando una crisi economica paragonabile a quella del dopo guerra. E quando succedono fatti del genere sono sempre i più deboli a pagare e nel calcio, quelli a rimetterci di più sono le classi minori, dalla Serie C fino a tutti i dilettanti.” Siamo all’8 di maggio, in piena fase 2 e ancora non è chiaro se si ripartirà oppure no, se ripartiranno solo i professionisti o anche i dilettanti, per quanto quest’ultimo scenario dalla Serie D in poi appare piuttosto complesso. E se si ripartirà, di certo lo si farà senza che il pubblico possa assistere alle gare.
“Mi aspettavo che in questa situazione ci fosse una forte sintonia tra governo e opposizione”, continua Morgia, “e invece ognuno ha tratto acqua al proprio mulino. A me il calcio a porte chiuse non piace a prescindere. Io sono sempre stato contrario quando vietavano le trasferte ai tifosi, figuriamoci in questa circostanza. Quindi sarei contrario. O si riparte tutti o nessuno. Ma se proprio dobbiamo ripartire, che si proponga una sorta di Piano Marshall per aiutare le piccole società. Sembra che se la Serie A ripartirà, lo si farà solo per non perdere una grossa somma di denaro. Bene, quei soldi che servano per sostenere il calcio minore. Che lo facciano i grandi club e le grandi aziende.”
Ci vuole coesione in una situazione così delicata. Questo è un pò il senso del Morgia pensiero.
“Sento parlare di calciomercato, ci vuole unione tra tutti in questo momento. Così come il torneo alla Play Station.” In riferimento al progetto Iogiocoacasa della Lnd Esport, dove verrà organizzato il primo campionato virtuale di Serie D attraverso la Play Station 4. L’iniziativa voluta a dare un respiro calcistico visto l’obbligo di restare a casa, ha coinvolto molteplici giocatori di varie società che andranno a rappresentare le stesse società un torneo a 20 squadre. Un progetto che per taluni aspetti ha una sua intenzione lodevole. Morgia la vede in qeust’ottica: “Per carità è una bella cosa, però c’è anche bisogno di entrare nel concreto e pensare ai problemi dei vari tesserati che non riescono a pagare gli affitti delle proprie case visto che molti lavorano fuori.”
Pierluigi Trombetta