Ciò che emerge nelle ultime ore ha del clamoroso. Sembrerebbe che i vertici federali, stiano pensando ad una vera e propria rivoluzione calcistica.
Stando all’indiscrezione riportata da Sportitalia, c’è tra le possibilità quella di una vera e propria ristrutturazione, con le 100 squadre professionistiche che verrebbero ridotte a 60.
Al momento la Serie A è composta da 20 squadre, così come la Serie B, mentre la C è formata da 60 squadre divise in tre gironi. La rivoluzione non intaccherebbe il format della massima serie, mentre per la B si parlerebbe di un campionato a 40 squadre divise in due gironi, nella quale alle 20 squadre della cadetteria si vanno ad aggiungere altre 20 squadre provenienti dalla C a partire dalle tre squadre in testa alla classifica dei tre gironi, come Monza, Reggina e Vicenza e altre 17 che salirebbero con altri criteri ancora da stabilire.Si formerebbero cosí due gironi da 20 squadre.
Per capire poi ciò che succederebbe al di sotto della B, è meglio parlare di Terza serie Nazionale al momento, anche perché lo si ricorda, è solo un’ ipotesi. Alle 40 società di C che non sono salite, salirebbero 20 squadre dalla D tra cui le vincitrici dei vari gironi della stagione 19/20 o per meglio dire, coloro che prima della sospensione di tutti i campionati causa Covid-19 erano in testa alla classifica, oltre ad altre dove (anche qui) il criterio sarebbe ancora da concepire. E di fatto si creerebbe l’ennesimo effetto domino con gli altri campionati, di Eccellenza, Promozione ecc. La terza serie nazionale, di fatto non sarebbe un campionato professionistico.
Si attende il consiglio federale che coinvolgerà tutti i principali organi sportivi (compreso Sibilia), per capire quale sarà l’ evoluzione e se ci sarà davvero un nuovo format.
Pierluigi Trombetta