Il presidente del Coni Giovanni Malagò, intervenuto in diretta a Radio Punto Nuovo, ha rivelato come il calcio italiano ha voglia di ripartire, come confermato più volontà dai vari vertici Lnd e Figc.
“Il calcio italiano sembra orientato”, conferma Malagò, “pandemia permettendo, a riprendere il 20 Maggio e chiede aiuti al Governo. Sarà il Coni a presentare l'istanza? Esistono due problematiche: la prima è specificatamente alle richieste ed istanze che ogni Federazione hanno portato avanti, quella del calcio molto correttamente è già pervenuta al Coni ed abbiamo provveduto a produrre un documento analitico di sintesi al Governo. C'è poi un tema che riguarda l'organizzazione del campionato, bisogna fare una premessa: per delega l'organizzazione dei campionati sono demandate alle singole Federazioni che hanno la facoltà di delegare le Leghe per l'organizzazione dei vari campionati. Il boccino oggi è in mano alle Leghe che devono comunque ascoltare la Federazione che gli ha mandato un mandato concordato preventivamente. Oggi se – e sottolineo se – si dovesse andare ad una rivisitazione, com'è molto probabile, di date, gironi e quant'altro, serve il beneplacito della Federazione laddove la Lega arrivasse ad un documento omogeneo".
Ovviamente per far ciò che sia possibile ci vorrà il benestare da parte di Borrelli, proprio perché ad oggi non è certo che l’ emergenza possa risolversi inj breve. Altri sport, come il rugny, hanno deciso di sospendere definitivamente la stagione in corso, non concedendo neanche alcun titoli alle suqadre prime in classifica. Questo il pensiero di Malagò.
"Quando il consiglio federale ha preso questa decisione, ho detto con grande onestà che non sono contrario, ma che la tempistica era affrettata perché c'era un DPCM che scadeva il 3 aprile. Nel caso specifico del Rovigo, è una situazione diversa: passa per una finale scudetto, è diverso dal Club Brugge che ha 15 punti di vantaggio ed all'unanimità si è deciso di assegnargli lo scudetto.”
Pierluigi Trombetta