Giunto al termine il sondaggio della scorsa settimana, è arrivato il momento di analizzarlo. Ai lettori di atuttocalcio.tv era stato chiesto:
A seguito dallo stato di emergenza da Covid-19 che ha portato alla sospensione di tutti i campionati, con la speranza che il difficile periodo possa risolversi nel più breve tempo possibile, quale potrebbe essere la soluzione?
1) Ritornare a giocare presumibilmente nel periodo estivo?
2) Non ripartire, congelare la stagione e sentenziare verdetti d’ufficio?
Il sondaggio ha registrato ben 247 voti, quindi ha avuto una certa risonanza. 90 (36 %) dei quali preferiscono di ritornare a giocare, mentre i restanti, vale a dire gli altri 157 (64%) preferiscono non ripartire e sentenziare verdetti d’ ufficio. Nelle prime ore il sondaggio appariva alquanto equilibrato con le due soluzioni che sostanzialmente stavano percependo gli stessi voti. Chiaramente è da prendere il sondaggio con le pinze e il risultato finale può avere una valenza relativa, ma alla fine la volontà di congelare la stagioni con promozioni e retrocessioni a tavolino, ha avuto la meglio in modo più che netto.
E per quanto appare piuttosto logico che la priorità sia quella di risolvere il prima possibile l’emergenza da Covid-19, è altrettanto vero che a un mese da quando è esplosa la pandemia, sia doveroso porsi dei problemi sul futuro di qualsiasi attività, nel nostro caso quella sportiva. Problema che si sono posti anche altri sport come il rugby e il basket che hanno già deciso di annullare la stagione 19/20. Nel nostro caso più specifico, vale a dire il calcio, si riconferma la forte volontà da parte dei vertici sportivi, di quanto meno provare a ripartire.
Tra gli ultimi esempi, quello di Luigi Barberio coordinatore della Lnd, ospite qualche giorno fa di Tv Prato. “Siamo in attesa delle evoluzioni. In ogni caso noi siamo pronti e saremo orgogliosi di poter riprendere le attività e concluderla per due motivi; il primo perché significherebbe che abbiamo sconfitto o siamo riusciti a bloccare il Covid-19 che sta mettendo in ginocchio tutti; il secondo perché ci permetterebbe di concludere i campionati e stilare le classifiche in base a confronti agonistici determinati dal campo di gioco. Il presidente Gravina è stato molto chiaro, affermando che la stagione va terminata e laddove ci saranno criticità particolari ci sarà la possibilità di sforare nella stagione successiva, andando a concludere i campionati anche arrivando il mese di luglio.”
E lo stesso Gravina, oggi in prima pagina su tutti i giornali sportivi nazionali ha ribadito la sua posizione di qualche giorno fa, ossia: “Annullare credo sia abbastanza complicato, ci sarebbe una grave ingiustizia che porterebbe ad una emergenza legale durante una emergenza epidemiologica. L’ ipotesi è partire il 20 maggio o in ultima analisi con i primi di giugno, potremo a luglio definire i nostri campionati.”
Pierluigi Trombetta