Per quanto è indubbio che la priorità sia superare la pandemia da Covid-19, i prossimi giorni saranno fondamentali per capire se la macchina del calcio di ogni ordine e grado potrà ripartire o se resterà spenta fino alla stagione 20/21.
In questi giorni hanno rilasciato parola, diversi rappresentanti importanti del mondo calcistico come Gravina e Sibilia, così come membri del Governo come il ministro dello sport Spadafora. Ed è apparso piuttosto palese come il sistema calcio sia piuttosto distante da quello governativo.
In sostanza riprendendo le parole da parte del presidente Figc Gravina (leggi qui) e del presidente della Lnd Sibilia (leggi qui), emerge come la volontà sia quella di ritornare a giocare e di culminare la stagione, speranzosi di riuscire a superare l’ emergenza nel più breve tempo possibile. Ciò perchè portare a termine i campionati, comporterebbe a non dover risolvere una serie di problemi che si creerebbero nel caso di chiusura definitiva, specie per il discorso dei verdetti d’ ufficio. Per quanto anche ripartire nel periodo estivo lascia altrettante perplessità specie nei dilettanti ( leggi qui per avere ulteriore chiarimenti).
Le parole di Spadafora rilasciate ieri a Repubblica, danno una frenata importante all’ ipotesi di ripartire, visto che il ministro dello sport ha espressamente tolto ogni possibilità di ripartenza il 3 maggio e che in queste ore prorogherà la sospensione degli allenamenti fino a tutto il mese di aprile. Discorso avvallato da presidente dell’ Aic Tommasi, che non ha nascosto della grossa probabilità di non far ripartire i campionati. Spadafora che non ha mancato di stoccare qualche frecciatina a Lega (Serie A) e Figc, di come abbiano capito con ampio ritardo dell’emergenza a cui si stava per sottoporre l’ intero Paese. Una sorta di scontro tra le due parti che in sostanza era iniziato poco prima dell’ ultima giornata di Serie A fino ad ora giocata qualche istante prima di Parma-Spal.
Dunque ad oggi non si ha una data precisa sulla ripartenza dei campionati. Da ciò che emerge nelle ultime ore il sistema calcio, ha fissato per i giorni di Pasqua i momenti decisivi. Se in quei giorni, i numeri del contagio saranno in netto calo, si inizierà a ipotizzare un ritorno delle gare in estate, al contrario non ci saranno più le condizioni per poter concretamente pensare ad una ripartenza.
Pierluigi Trombetta