Se da parte degli organi federali emerge la volontà di provare a chiudere la stagione dopo che l’ emergenza da Covid-19 sarà definitivamente chiusa, il ministro dello sport Vincenzo Spadafora mantiene un atteggiamento prudente a tal riguardo. Dopo la sospensione si parlava di ripartire il 3 di maggio, con il presidente Gravina che aveva ipotizzato di tornare a giocare intorno al 20 dello stesso mese. Previsioni smorzate sul nascere da parte di Spadafora chde ha rilasciato un’ intervista a Repubblica.
“Il calcio non ricomincerà il 3 maggio. Pensavo ai nostri ragazzi abituati a stringersi, abbracciarsi, passarsi la bottiglietta d'acqua: tutto questo mancherà per molto tempo. Riprendere le partite il 3 maggio è irrealistico.”
Spadafora che proporrà al Governo di prorogare il blocco per tutto il mese di aprile, anche per quello che riguardano gli allenamenti, oltre a chiedere di stanziare un finanziamento allo sport, in modo particolare alle società dilettantistiche.
"Domani proporrò di prorogare per tutto aprile il blocco delle competizioni sportive di ogni ordine e grado. Ed estenderò la misura agli allenamenti, sui quali non eravamo intervenuti perché c'era ancora la possibilità si tenesse l'Olimpiade. Lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la Serie A. Destinerò un piano straordinario di 400 milioni allo sport di base, alle associazioni dilettantistiche sui territori, a un tessuto che sono certo sarà uno dei motori della rinascita.”
Non sono mancate inoltre stoccate al calcio dei grandi."Lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la Serie A. Legrandi società vivono in una bolla, al di sopra delle loro possibilità, a partire dagli stipendi milionari dei calciatori. Devono capire che niente dopo questa crisi potrà più essere come prima.”
Pierluigi Trombetta