Lo stato di emergenza da Covid-19 sta mettendo a dura prova la quotidianità di tutti noi. Un piccolo sacrificio per un obiettivo comune: cercare di combattere il contagio con la speranza di poter tornare alla vita di tutti i giorni. Nei Dpcm emanati dal Premier Giuseppe Conte, sono state diramate normative di stampo precauzionale incentrate sull’isolamento sociale, al fine di evitare che il virus possa espandersi ulteriormente.
Per tali ragioni sono state sospese ogni attività (fatta eccezione per quelle di stretta necessità), comprese quelle sportive. Sospesi ogni campionato di ogni ordine, disciplina in luoghi pubblici e privati. Oltre alle competizioni, sono vietati l’ organizzazione di eventi sportivi in questo periodo (annullati se erano già in programma da tempo) e gli allenamenti di gruppo sia in spazi chiusi che aperti.
All’ interno di ogni dispositivo vi è un’ indicazione che lascia varie interpretazioni (e incomprensioni) e che vale la pena chiarire, visti i tanti giocatori che seguono il nostro sito. Ossia:
“Lo sport e le attività motorie svolte all’aperto sono ammesse esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro.” Ciò non significa che si potrà correre con altri runner e o atleti mantenendo la distanza di un metro, perché con altri atleti si parla di attività di gruppo che è vietata. Per distanza interpersonale si intende da chiunque si possa trovare nel nostro tragitto. Quindi parchi e giardini pubblici possono restare aperti purché si rispetti la distanza interpersonale di un metro, ma non sono indicati luoghi generalmente frequentati da podisti perché verrebbe meno la finalità di isolamento così come difficile se non quasi impossibile sarebbe mantenere la famosa distanza di un metro.
Per cui correre, camminare o andare in bici è possibile, ma con il buon senso. Evitando assembramenti e luoghi affollati dove non è possibile mantenere le distanze di sicurezza emanata dal Dpcm. Preferibile farlo in spazi non molto distanti dalle proprie abitazioni e in tempi non estesi. Trattandosi di attività motoria non è necessaria l’autocertificazione perché è la situazione stessa a doverlo dimostrare in base all’ abbigliamento, a come si svolge e in base alla distanza dall’ abitazione.
Pierluigi Trombetta