Dopo la giornata di ieri sono 9 su 18 le squadre del girone A di Promozione, tra esoneri e tecnici dimissionari, che si ritrovano in panchina una guida differente. Il numero, già piuttosto cospicuo la scorsa settimana, è passato a 9 proprio ieri, con le dimissioni di Sonnino Barnabei da tecnico della Rosetana.
Metà delle compagini dunque. Molti di più rispetto a quelli degli anni passati e rispetto ai cambi optati dalle squadre del Girone B. Come mai? Perchè, evidentemente è vero che si parla di uno dei campionati di Promozione più difficili di sempre.
Ad esempio c’è da considerare che tutte le squadre che sono in lotta per non retrocedere, ad eccezione del Real 3C Hatria, hanno un allenatore diverso (Amiternina, Miano, Tornimparte, New Club Villa Mattoni e Pizzoli). Aldilà della volata dell’Aquila infatti, il campionato si è fatto molto livellato e riuscire a centrare il proprio obiettivo di stagione diventa sempre più arduo. Quindi la prima cosa che viene in mente di fare è il cambio di guida tecnica.
Un fattore che non riguarda solamente le squadre di bassa classifica. In alcuni casi le premesse di inizio anno, non sono state pienamente esaudite in concreto. Succede anche che alcuni allenatori decidono signorilmente di rassegnare le proprie dimissioni, come nel caso di Sant e di Rosetana. Delle big, sono state il Montorio 88, la Nuova Santegidiese, il Fontanelle e la Rosetana ad aver cambiato (o dovuto cambiare) pelle per un motivo o per un altro. A inizio anno per fare un esempio, fu difficile capire quale squadre potesse competere per le prime posizioni, proprio perché erano in molte ad essersi rinforzate. I progetti di Mutignano e Mosciano si sono rivelati vincenti, mentre altri hanno dovuto correggere il tiro.
Sono ora 9 le partite rimaste e alla fine di queste, tale aspetto si capirà maggiormente.
Pierluigi Trombetta