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Difensore, centrocampista, attaccante. L’Aquila ha di fatto ristrutturato tre quarti della propria spina dorsale. Riportando a casa il figliol prodigo Catalli (LEGGI QUI), pilastro della scorsa stagione e giocatore ideale per le idee tattiche di Cappellacci, ingaggiando uno dei difensori (D’Amico, LEGGI QUI) sulla carta più affidabili dell’Eccellenza e prelevando, da ultimo, una prima punta (De Angelis, LEGGI QUI) a cui, in estate, Cappellacci aveva preferito un esterno (parlando di ruoli e non di uomini). Oltre a questi, l'inserimento di un fuoriquota 2001 utile nel domino degli under e duttile tatticamente (Passacantando, LEGGI QUI).
Alla spina dorsale manca ora un pezzo: il portiere. Rinforzo invocato a gran voce da tutta la piazza, scottata dai punti persi in almeno tre occasioni per altrettanti macro errori. La società opterebbe per un rinforzo senior, Cappellacci mantiene delle riserve in merito. In poche parole avrebbe fatto intendere che se arriva un senior dall’esperienza più che consolidata allora rinuncerebbe all’under in porta, altrimenti preferirebbe mantenere un giovane tra i pali pur di schierare un altro over in mezzo al campo.
Questione non di poco conto perché da una parte la comprovata esperienza tradotta in termini economici significa investire bei soldoni su un portiere, mentre dall’altra non risulta facile reperire in questo momento della stagione un 2000 o un 2001 davvero affidabile.
Alla società il non facile compito di prendere una decisione in merito (con le conseguenze del caso, visto i potenziali risvolti in termini di punti) e parteciparla a Cappellacci, non proprio incline alla condivisione su certi ragionamenti.
Quanto alle uscite finora hanno salutato tre pezzi importanti (De Marco, Di Benedetto e Romano), sacrificati per cause di forza maggiore. Leggasi scelte di Cappellacci ed esigenze di budget. Oltre a questi hanno fatto le valige altri elementi complementari come Alfonsi, Antonelli, Barbato, Carice e Massaroni (in rigoroso ordine alfabetico). Finora ad ogni modo otto uscite che stanno consentendo di razionalizzare i costi e condurre una campagna di rafforzamento a saldo zero rispetto al budget iniziale.
Da valutare infine la posizione dell’argentino Rugani, sondato con convinzione dal Pizzoli e chiuso dall’arrivo di D’Amico. E anche quella dell’esterno Pizzola (piace al San Gregorio), benvoluto dall’ambiente sia sotto il profilo umano (ragazzo serio e umile) che per il contributo concreto offerto in campo soprattutto lo scorso anno, ma finora utilizzato col contagocce da Cappellacci.
Alessandro Fallocco
