A 48 ore dal pareggio nel match contro la Marsicana, ad Atuttocalcio.tv, parla il massimo dirigente del Cerchio, Stefano Di Domenico. Il numero uno marsicano si è soffermato sulla gara contro la band del presidente Fasciani e sulla direzione arbitrale della stessa. Infine, Di Domenico, ha parlato del nuovo percorso, in tema di fair play, intrapreso dalla società.
"Tengo ad elogiare squadra e staff tecnico. Tutti, in occasione dell’ostica trasferta di Domenica contro la Marsicana, hanno dimostrato il proprio valore. I ragazzi-sostiene il massimo dirigente- hanno disputato una gara di alto livello che, soprattutto nella prima frazione, ci ha visto giocare un ottimo calcio, con intensità non comune in queste categorie. Dell’undici titolare cito in particolare Luca Montagliani, autore di una doppietta, e Lorenzo D’Amore, decisivo in un paio di interventi. Ottima anche la risposta dei subentrati, i quali non hanno fatto rimpiangere i compagni rimpiazzati. C’è tanto rammarico per il finale, ma il calcio espresso, in casa di una delle compagini candidate alla vittoria del campionato, deve farci capire quello che è il nostro valore. Sugli arbitri:"Non mi piace parlare della classe, verso la quale, tengo a precisare pubblicamente, nutro e nutriamo profonda stima e rispetto".
Sulla gara di Domenica scorsa:"Buona direzione da parte dell'Arbitro Cerasani di Avezzano, vanificata, a mio avviso, da un paio di episodi nei quali lo stesso fischietto ha peccato forse di inesperienza o di “emozione”. A partita conclusa (93º) siamo stati condannati da un tocco in netto fuorigioco dell’attaccante locale che, partendo da posizione irregolare, spingeva la palla in rete. Il direttore di gara era ben posizionato e sicuramente avrebbe potuto adottare un metro di giudizio diverso. Come sappiamo il calcio è una questione di episodi e gli stessi assumono un determinato valore, anche psicologico. Nuovo percorso:"Stiamo imponendo ai nostri calciatori una politica del fair play a 360º, anche per scrollarci di dosso la brutta situazione della scorsa stagione, che ci ha fortemente penalizzati sotto l’aspetto tecnico, psicologico e anche del nome. Dirigere una gara da soli non è mai semplice, come non lo è, sicuramente, annullare un gol allo scadere alla squadra di casa. Spero dunque che, dopo questa mia dichiarazione, come noi, anche la classe arbitrale sia conscia di trovarsi davanti una compagine più matura e lontana, in tutto e per tutto, da quella incontrata la passata stagione".