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Tra i pezzi pregiati del mercato di Eccellenza, sicuramente, c'è Matteo D'Amico, centrale difensivo '93, in uscita dal Sambuceto. Cresciuto nel settore giovanile del Pescara (dagli esordienti alla Primavera), il calciatore, si è fatto le ossa proprio nel massimo torneo regionale, dove ha indossato le casacche di Civitella Roveto, Paterno (con i nerazzurri è riuscito a disputare per tre anni di fila i play off) e, nelle ultime due stagioni, quella del Sambuceto. Proprio con i viola del quartetto Liberatore-Cacciagrano-Di Francesco-Zirpolo, circa un mese fa, si è tolto la soddifazione di prendere parte all'ultimo atto della fase regionale degli spareggi promozione, contro la Torrese. Intervenuto ad Atuttocalcio.tv, D'Amico, ha fatto il punto della sua situazione, parlando di presente e futuro.
"Innanzitutto-esordisce-mi corre l'obbligo di ringraziare il Sambuceto per le due stagioni vissute insieme. La società-aggiunge-si è sempre mostrata attenta e vicina al sottoscritto, dimostrandosi una delle migliori della categoria". Sul campionato:"Quanto fatto dalla squadra, resterà impresso nella mente di molti; peccato per l'epilogo della finale play off". Archiviata la parentesi viola, ora è tempo di pensare al futuro:"Spero-sottolinea-di poter abbracciare un progetto serio, all'interno del quale poter dimostrare il mio lavoro; nei prossimi giorni valuterò le eventuali offerte". Il calcio, per D'Amico, non è soltanto un gioco:"Nel corso degli anni-spiega-ho imparato che i sacrifici, la dedizione verso il proprio lavoro e la voglia di migliorarsi sono il sgreto delle ottime prestazioni e anche dei successi".
