"L’Aquila riparte con noi". Uno slogan pieno di significato al quale neanche il calcio ha voluto sottrarsi . E lo ha fatto con i bambini classe 2009 riuniti ieri al Gran Sasso Acconcia per il primo torneo "6 Aprile". Una manifestazione che ha visto una folta presenza tra atleti, appassionati ed addetti ai lavori. Prima di scendere in campo, tutti i partecipanti hanno sfilato per il centro storico cittadino per poi marciare alla volta del terreno di gioco. "Vogliamo mandare un segnale di ripartenza - commenta Fabrizio Rossi responsabile del settore giovanile dell'Aquila Calcio - a dieci anni dal sisma i bambini classe 2009 non possono non esserne l'emblema. Il calcio in questi contesti svolge una funzione sociale importantissima ". Otto squadre tra cui il Pescara, la Roma ed il Teramo a cui si sono aggiunte altre cinque realtà per le categorie 2010 e 2011, si sono sfidate dando vita ad una kermesse quantitativamente e qualitativamente valida. "Dal punto di vista tecnico è un torneo validissimo, che mette in moltra parecchi talenti del nostro terriotiro e non solo, in una fascia d'età molto bassa - analizza Luca Sanderra, da quest'anno ai vertici del settore agonistico giovanile dell'Aquila Calcio - credo che comunque in giornate come queste l'aspetto sociale sia prioritario". Ad aggiudicarsi il primo posto sono stati i biancazzurri del Pescara, dopo aver battuto per 6-2 la Roma in finale.