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Il Comunale di Trasacco è ufficialmente chiuso. Dopo l’ inagibilità riscontrata lo scorso 5 febbraio, nella giornata di ieri, la società del Plus Ultra Trasacco ha riconsegnato le chiavi dell’ impianto al Comune.
In questo mese infatti la compagine trasaccana, nata circa tre anni fa (qui potete leggere l’ articolo per conoscere al meglio la storia del Plus Ultra), è stata costretta giocare in campo neutro tra Collelongo e Pescina. Tanti i sacrifici che la società ha in questi anni compiuto per riportare nella località marsicana il calcio giocato, con risultati notevoli. In tre anni infatti si è passati ad avere una squadra dalla Terza alla Prima categoria, riuscendo a coinvolgere nel progetto tanti talenti del territorio, che dopo la fine della Fucense, avevano deciso di proseguire la loro carriera altrove. Importante anche il lavoro svolto nel settore giovanile, dove si possono contare circa 80 bambini iscritti e che adesso, non potranno allenarsi nel proprio campo.
Di seguito la nota della società pubblicata sul proprio profilo Facebook nella si evince tutta la propria amarezza.
“Quello che non doveva accadere, alla fine, è successo. Un paese in ginocchio per delle negligenze passate! Chi ne paga le conseguenze? Sempre coloro che con la buona volontà cercano di risollevare le sorti sportive di una comunità. Sia ben chiaro, non ci mettiamo assolutamente sul piedistallo d’oro. Ma la Plus Ultra è molto di più che una semplice squadra di calcio.
Dal 2013 ci siamo impegnati per fare in modo che i nostri ragazzi avessero un futuro migliore in ambito sportivo. Da Settembre doveva partire il nostro anno zero, in quanto i ragazzi che provengono dalla nostra scuola calcio si affacciavano per la prima volta al campionato più vicino ai grandi, ovvero quello a 11.
Dovevamo avere almeno dieci anni di tempo per capire se effettivamente il nostro lavoro sia stato svolto bene oppure no.
Intorno a questo dovevano iniziare a ruotare svariati progetti, come la creazione di una vera e propria Academy con la formazione dei tecnici che fino ad oggi ci hanno accompagnato in questo progetto. Collaborazioni con le università delle varie sedi distaccate, per garantire alla società e al territorio, figure professionali al fine di portare la società ad essere sempre giovane e fresca con mentalità diversa e all’avanguardia.
Per loro sarebbe stato invece, un buon trampolino di lancio per capire se effettivamente era quella dello sport la giusta strada da intraprendere!
Trasacco poteva e doveva essere un punto di riferimento per le generazioni future, interessati a 360º sul mondo del calcio.
Abbiamo creato un attaccamento al brand solo tramite i Social Network, perché avevamo persone nello staff che sapevano quello che facevano!
Siamo arrivati ad avere una delle pagine più seguite a livello marsicano con numeri da capogiro che se volete nei prossimi giorni posteremo, per dimostrarvi che siamo sinceri...sempre!
Ci fermiamo qui, perché ci teniamo stretti i nostri progetti. Ma se volete, possiamo tranquillamente parlarne in un video..
Avete tutti imparato ad amare questa squadra di calcio e per la prima volta abbiamo unito il nostro interesse. Abbiamo imparato a stimarci tra squadre dilettantistiche e non si erano mai viste così tante condivisioni.
Non siamo noi che lo diciamo ma i numeri.!
Per questo vi chiediamo di condividere l’ingiustizia e di starci vicino, ci serve il vostro aiuto per fare in modo che tutto si risolva. Fatelo commentando oppure condividendo il post scrivendo come la pensate. Siamo aperti a qualsiasi tipo di dibattito.
Per il resto possiamo soltanto dire che in questo caso: HA PERSO LO SPORT!
Avevamo la possibilità di essere un modello per le generazioni future, invece siamo stati messi con le spalle al muro.
Sicuramente non meritavamo questo trattamento e vi lasciamo con una frase che potrebbe essere l’ultima che leggerete sulla nostra pagina.
I presi in causa si sentiranno denigrati, invece chi ci ha sempre seguito con la massima serenità siamo sicuri che apprezzeranno e faranno in modo di risolvere, assieme a noi, nel modo migliore la situazione.
“La mente è come un paracadute, funziona solo se è aperta”
