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Riceviamo e pubblichiamo le parole del capitano dell’ Atletico Amiternum Alessandro Irti, per i fatti accaduti tra Atletico Amiternum e Monticchio, gara vinta dagli ospiti sul risultato di 1-2. Eppure stando alle parole dello stesso comunicato, la partita agli sgoccioli, sarebbe stata sospesa per alcuni fatti incresciosi accaduti nella circostanza. Di seguito la nota del capitano biancorosso.
“Scrivo in qualità di capitano, per la gara del 17 febbraio Atletico Amiternum – Monticchio 88, dell’Atletico Amiternum. Riporto che nel pieno del recupero (7 minuti) il nostro attaccante è stato vittima di un’accesa aggressione dapprima da parte del numero 18 della squadra avversaria poi seguito dal numero 3 e da un dirigente ospite (entrambi già espulsi precedentemente) che con foga hanno colpito ripetutamente con calci e pugni in testa e sull'addome. Al che dopo vari interventi dell'arbitro la partita è stata sospesa e i capitani sono stati richiamati nello spogliatoio dell'arbitro. Qui i presenti (lo scrivente con l’arbitro, l’altro capitano e il commissario di campo) vengono richiamati all'ordine e su decisione del commissario si decide di espellere i due iniziatori del caos (numero 11 Atletico Amiternum e numero 18 Monticchio) e di continuare la partita con 5 minuti di recupero mancanti. La partita riprende e dopo alcuni secondi un giocatore dell'Atletico viene colpito al volto (cadendo al di fuori del rettangolo di gioco) ma il contatto viene reputato involontario e l'azione continua fino a quando, circa un minuto dopo, l'arbitro decide di fermare il gioco e verificare le condizioni del nostro giocatore a terra (che, ripeto, era fuori al rettangolo di gioco). A quel punto decide di concludere anticipatamente la partita, probabilmente constatata l’effettiva impossibilità di concludere la stessa in un clima normale e non pericoloso per gli atleti in campo.
Allora, uscendo dal campo, mi sono avvicinato al commissario per capire per quale motivo sia stata sospesa la partita e lui mi risponde che la partita era finita (il gioco era ripreso da un minuto scarso, ne mancavano 4). Al che faccio notare che non erano passati 5 minuti, ma lui con aria anche abbastanza presuntuosa, mi ha detto che è stato un errore dell'arbitro dare 5 minuti di recupero e che la partita per lui era finita.
In pratica il commissario di campo si arrogava la decisione della conclusione della gara bypassando le valutazioni del giovane arbitro; chi, dunque, aveva la potestà sulla gara? E di chi eventualmente la responsabilità dell’avvenuta sospensione? Il clima che si è creato e che ha portato al triplice fischio anticipato noi lo ricolleghiamo all’invasione di campo di due tesserati del Monticchio 88 che erano stati precedentemente espulsi che ha causato la rissa e l’agitazione tra i presenti in campo.
Tutto questo chi lo giudica? L’arbitro o l’invasivo commissario di campo?
Quale è dunque il ruolo del commissario, verificare la condotta dell’arbitro o sostituirsi alle sue decisioni?
Noi pensiamo che la gara non sia stata regolare e che non ci sia stata data la possibilità di giocarla appieno e vorremmo che questo fosse riconosciuto, assegnandocela a tavolino o anche rigiocandola affinché il campionato sia svolto e concluso con regolarità fino alla fine.”
Ci si attende dunque una risposta nella giornata di giovedì, con il giudice sportivo che esaminerà quando riportato nel referto dal direttore di gara.
