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Eccellenza. Aggressione di Ortona, la mano troppo leggera della giustizia

Aggressione e pestaggio all’arrivo allo stadio. Questo sarebbe stato il trattamento riservato da due giocatori dello Sporting Ortona ad altrettanti colleghi dell’Alba Adriatica un paio d’ore prima dell’inizio della semifinale di ritorno dei play out del campionato d’Eccellenza. E non si sarebbe trattato di qualche spintone o di un paio di schiaffi ma di un violento assalto premeditato di cui hanno fatto le spese i calciatori albensi De Berardinis e Tarquini, ricoverati e poi dimessi dall’ospedale di Ortona con prognosi di 8 e 20 giorni. In realtà gli aggressori sarebbero stati più di due, anche perché sarebbe impossibile credere che in due contro tutta la squadra dell’Alba più i dirigenti, potessero provocare conseguenze simili.

Insomma, una vergognosa pagina di cronaca nera a macchiare una giornata, un campionato, una stagione che a questo punto non può più essere definita sportiva. Sul campo la gara si è conclusa con il punteggio di 1 a 1 ma il pronto ricorso dei rossoverdi ha portato il Giudice Sportivo ad infliggere ai teatini la sconfitta a tavolino (0 a 3) con annessa  “multina” di 300 euro.

C’è poco da dire sulla sconfitta a tavolino visto che al ricorso che il Giudice si è trovato sulla scrivania erano allegati referti medici e verbale delle Forze dell’Ordine intervenute sul posto.

Ridicola la multa. Basti pestare che a Giulianova, Santegidiese, San Salvo e sporadicamente a qualche altra, durante il campionato venivano settimanalmente comminate multe dai 500 euro in su per lancio di fumogeni e petardi che, per quanto fastidiosi e vietati sono indubbiamente meno pericolosi dei cazzotti che, se assestati in punti più delicati (es. tempia), possono trasformarsi in vere e proprie armi.

E poi, non si rischia di creare un clamoroso brutto precedente? Non potrebbe accadere, magari anche nei campionati minori, che qualcuno fuori di testa, possa “ammazzare di botte” un avversario sapendo che la pena è di soli 300 euro?

Si è persa un’occasione per applicare una sanzione esemplare applicandone una che, se non fosse per la gravità dei fatti, farebbe semplicemente ridere.