• Classifica Serie D (girone F)
ps squadra pt g v n p gf gs
1 Campobasso 58 28 17 7 4 46 25
2 Sambenedettese 53 28 14 11 3 49 26
3 L'Aquila 1927 52 28 15 7 6 34 21
4 Avezzano 47 28 13 8 7 41 26
5 Vigor Senigallia 45 28 12 9 7 48 37
6 S.N. Notaresco 43 28 11 10 7 34 31
7 Roma City 42 28 11 9 8 46 32
8 Chieti FC 1922 42 28 11 9 8 30 28
9 Atletico Ascoli 35 28 8 11 9 26 27
10 Forsempronese 1949 34 28 7 13 8 23 24
11 Sora calcio 1907 34 28 8 10 10 28 31
12 Termoli 32 28 8 8 12 23 31
13 Tivoli calcio 1919 32 28 9 5 14 30 42
14 United Riccione 31 28 8 7 13 40 40
15 Real Monterotondo 29 28 8 5 15 29 50
16 A.J. Fano 24 28 4 12 12 25 38
17 Vastogirardi 23 28 5 8 15 19 38
18 Matese 22 28 5 7 16 18 42
Promossa Playoff Playout Retrocessa
  • Risultati 28ª giornata — Serie D
Casa Ospite
sabato 23 marzo 2024 — 14:30
Atletico Ascoli 0 0 Avezzano
Real Monterotondo 2 2 Tivoli calcio 1919
domenica 24 marzo 2024 — 14:30
Campobasso 0 0 Vastogirardi
Chieti FC 1922 2 0 United Riccione
L'Aquila 1927 2 0 Forsempronese 1949
Matese 0 0 Sambenedettese
Roma City 2 2 Sora calcio 1907
Termoli 2 0 S.N. Notaresco
domenica 24 marzo 2024 — 15:00
Vigor Senigallia 3 1 A.J. Fano
Risultati aggiornati al: 24 mar 2024
  • 29ª giornata — Serie D
casa ospite
giovedì 28 marzo 2024 — 14:30
A.J. Fano Atletico Ascoli
Avezzano L'Aquila 1927
Forsempronese 1949 Campobasso
S.N. Notaresco Real Monterotondo
Sambenedettese Chieti FC 1922
Sora calcio 1907 Vigor Senigallia
Tivoli calcio 1919 Roma City
United Riccione Termoli
Vastogirardi Matese

L’Aquila, senti Maurizio Ianni: ‘Momento dell’orgoglio, vedo un rinato entusiasmo. Costruiamo insieme la rinascita. A Cappellacci seguiranno giocatori importanti’

Giocatore, allenatore, responsabile del settore giovanile, dirigente, persino punto di riferimento per qualche giorno di Bruno Conti nella fugace ed esuberante avventura estiva di Ius, prima che la “garanzia” mundial facesse elegantemente un passo indietro. E ora direttore dell’area tecnica. La nuova L’Aquila di Ernesto Penzi non poteva non ripartire dall’aquilano Maurizio Ianni, in continuità col buon lavoro dello scorso anno, quando venne allestita una squadra in grado di approdare ai play off di serie D con cinque mensilità ancora da riscuotere. 

Atuttocalcio lo ha intervistato per interrogare il futuro prossimo rossoblù, conoscere i tempi strettissimi della rinascita, capire su quali perni si incardinerà il progetto tecnico e sul ruolo della piazza in questa ennesima rinascita. 

Ianni, il primo tassello è sistemato. Si riparte da Cappellacci. Che valenza ha?

Fondamentale, sia in chiave futura, sia di traduzione della serietà del progetto tecnico. Non ha bisogno di presentazioni e non avrebbe mai accettato se non avesse visto una prospettiva. E poi è indubbio che il nome esercita sia un certo fascino sulla piazza che un effetto traino sui giocatori da ingaggiare. Ovviamente quando parliamo di progetto immagino un discorso proiettato nel futuro, pluriennale.

Come è nata questa trattativa?

Veramente avevo pensato a Cappellacci per sostituire Battistini quando ancora c’era la speranza che si potesse salvare la categoria. Quando tutto è precipitato ho pensato di fare comunque un tentativo e una mano in tal senso ce l’ha data l’amicizia con Paolo e Marco Ianni. Ma con Roberto abbiamo parlato subito la stessa lingua. E poi lui ha un debole per L’Aquila.

Per i giocatori si seguirà lo stesso ragionamento?

Certo. Il fil rouge sarà che, a prescindere da categoria e relativo budget, il lavoro tecnico sarà proiettato al futuro. L’idea è quella di dimostrare da subito che L’Aquila è di passaggio in queste categorie. Bisognerà massimizzare la rosa, lavorando su un gruppo che Cappellacci potrà sentire suo anche in futuro. 

A proposito di budget...

Sarà funzionale alla categoria che ci assegneranno. Ne abbiamo individuato uno in linea di massima, importante sia per la Promozione che, ovviamente, per la Prima. Se dovesse essere Eccellenza dovremo rimodularlo. 

Nomi?

Ci sto lavorando da giorni ma è presto per farli. Sia perché si tratta di giocatori che hanno già firmato per altri club e che quindi si svincolerebbero solo per L’Aquila, sia perché molto dipende dalla categoria. Ma parliamo comunque di nomi di primo piano. A questi, a seconda della categoria, affiancheremo dei ragazzi del territorio per dare il giusto risalto all’aspetto identitario della rinascita.

Obiettivi chiari.

Sul lato tecnico dovremo primeggiare, è indubbio. Per il resto si dovrà costruire. Mi riferisco a strutture, organizzazione e settore giovanile. Soprattutto su questi aspetti dobbiamo cambiare passo rispetto al passato. In parte abbiamo iniziato con Fabrizio Rossi, ora rilanceremo questo modus operandi con la nascente società. Altrimenti non c’è futuro. 

Qualcosa di concreto?

Il progetto per rendere funzionale l’antistadio è già in itinere. Bisogna investire per creare una struttura che torni a legare allo stadio il settore giovanile, le famiglie e i tifosi. 

A proposito di settore giovanile, sarà dei vostri un certo Luca Sanderra.

Anche lui non ha bisogno di presentazioni. Darà un grandissimo contributo, soprattutto per la crescita dei nostri tecnici. 

Al 18 agosto la domanda d’obbligo è: quando si parte?

A chi arriverà all’Aquila vogliamo dare un impatto di organizzazione e professionalità, quindi arrivati a questo punto un giorno non fa la differenza. La settimana prossima abbiamo programmato dei sopralluoghi allo stadio per cercare di partire il prima possibile. 

Quanto sarà importante la piazza in questo percorso di rinascita?

Dico sempre che l’esempio dovrà darlo la società, ma la piazza sarà essenziale. Chiunque vuole bene all’Aquila dovrà dare il proprio contributo. L’esempio concreto sono gli abbonamenti che stanno facendo i tifosi. Vedo una fiammella di rinato entusiasmo, da quello che ho capito siamo praticamente al doppio degli abbonamenti dello scorso anno e questo è indicativo della forza di questa piazza. È questo il momento dell’orgoglio, il momento di ricompattarsi per puntare a tornare in alto il prima possibile. Mettiamo in atto un richiamo identitario da trasmettere ai più giovani. Tutti insieme.

Alessandro Fallocco