Mercoledì, al termine della lunga riunione nella sede de L'Aquila calcio, Gianluca Ius intervistato dalla stampa, aveva affermato che il suo gruppo stava provvedendo a fare domanda di iscrizione per il prossimo Campionato di Serie D. Domanda che dovrà essere fatta tra il 9 e il 13 luglio del 2018. Il piano iniziale era quello di fare una fidieussione di 31 mila euro, soldi che la società reggente aveva nel suo conto lega. Poi la nuova proprietà avrebbe aggiunto la cifra mancante, considerando anche l'esborso da compiere per i lodi già scaduti. Quei soldi però sono spariti. A capire cosa sia successo e come intende muoversi, è lo stesso Gianluca Ius.
”Sapevamo che c'era un conto Lega e che in questo conto la società attuale aveva 31 mila euro.Li dovevamo utilizzare per fare la fideiussione. Mancava solo un'assegno circolare di 19 mila euro, più eventuale extra che c'era da calcolare e che avrebbe calcolato la Lega. Ora scopro che quei 31 mila euro non ci sono più e non si capisce il come e il perchè. Bisogna quindi fare una fideiussione nuova. Troveremo un modo per farlo, stiamo cercando di accelerare il tutto attraverso banche che già lavorano per noi”.
Poi chiarisce una volta per tutto la questione delle banche e il fattore garanzia, su cui il presidente della Belrosa Holding non ha apprezzato le tante polemiche di questi giorni. ”Io non vado a chiedere soldi alle banche, io ho chiesto un anticipo su quota parte delle sponsorizzazioni da parte degli ex soci. Da qui noi avremmo avuto soldi liquidi e i vecchi soci avrebbero dovuto necessariamente pagare le fatture, perchè alle banche non avrebbero potuto dire di no. La seconda operazione era trovare una banca amica del territorio che ci supportava, (perchè le procedure bancarie hanno i loro tempi) e chi sia sensibile nei confronti de L'Aquila. Ma non c'è stato terreno fertile. Quando è stato detto che la banca ha detto di no a Ius, è stata detta una cavolata. Io non ho neanche portato le carte della mia società. È stato detto di no a L'Aquila calcio, alla città e al progetto che io ho in mente. Io devo dare garanzie? Le mie garanzie le ho già portate. Ho portato Bruno Conti a L'Aquila. Lui ha detto sì alla mia persona, perchè lui si fida di me”.