Due salvezze che sanno di impresa, e anche quest'anno un traguardo che per Capitignano e la sua storia societaria sa davero di impresa. Dopo quella dello scorso anno, anche quella attuale è da considerarsi grande, forse ancor più importante di quella passata.
Una piccola parte di storia scritta seppur tra mille difficoltà che vedrà i bianco-viola ripartire anche la prossima stagione tra i ranghi delle compagini di Prima Categoria.
Il nostro portale Atuttocalcio.tv, ha così ascoltato le impressioni del tecnico Maximiliano Salomone, il quale si dice certamente soddisfatto di questo ennesimo risultato positivo raggiunto al termine dell'attuale stagione sportiva.
"Sento di essere orgoglioso di questa grande salvezza, per la società, per i ragazzi e anche un pò per me stesso. Non è stato facile, anzi, direi ancor più complicato di quella dello scorso anno che già di per se aveva assunto le sembianze di una cosa irripetibile. Durante l'anno ci si è trovati davanti a tante difficoltà, allenarsi con ranghi a dir poco ridotti, molte volte in sette, ti permette di fare ben poco, e in quel poco che si è potuto fare raggiungere la seconda salvezza consecutiva è come vincere un secondo campionato".
E già perche fino a cinque - sei giornate dal termine il Capitignano era a serio rischio retrocessione e vuoi per un peggior andamento del Pizzoli e per i dieci punti ottenuti le ultime quattro giornate, lo sforzo è stato sufficente anche per evitare la roulette dei play out, condannando i cugini pizzolani alla retrocessione diretta insieme a Vallelonga e Valle Aterno Fossa.
Archiviata quest'altra impresa? Il futuro del Capitignano e del suo mister?
"Molti ragazzi torneranno a casa - Dice Salomone - Essendo la maggior parte tutti universitari fuori sede ed avendo terminato il loro percorso di studi a L'Aquila, è inevitabile che alcuni di essi dovranno prendere altre strade, anzi molti lo hanno fatto durante l'anno e li avevo a disposizione con me solo la domenica.
Il mio futuro, non lo so. Sono sincero, mi sto guardando intorno. Ci tengo a ringraziare però la società, il presidente e quei seppur pochi colaboratori che mi sono stati intorno. Dopo due anni, è però giunto anche per me il momento di fermarmi un attimo e poter valutare eventuali altri progetti. Non importa la categoria, ma se dovesse concretizzarsi qualcosa di interessante mi sentirei di prenderlo in considerazione".