Tutti in piedi per Padovani. E anche per una L'Aquila che, a poche ore da una riunione che potrebbe deciderne il futuro, schianta la Jesina con una partita senza storia. Merito anche, dicevamo, di un certo Ettore Padovani. Lui che, da attaccante di categoria, per sbloccarsi impiega stranamente un girone, sfodera finalmente una prestazione impeccabile e rifila una tripletta alla malcapitata Jesina. Applausi e pallone riportato a casa.
E poi una squadra che gira a dovere facendo quasi dimenticare gli addii di Valenti e Ibojo ai 300 di un Gran Sasso sempre più deserto. Insomma, è uno spettacolo per pochi questa L'Aquila diretta dal duo Greco-Battistini (uno dalla panchina l'altro, squalificato, dalla tribuna), che pure nello sconforto dell'ambiente trova sempre le forze per andare avanti. I pochi coraggiosi che restano in curva entrano tutti nel selfie che la squadra si dedica a fine gara nell'ultima casalinga prima di Natale. Quasi una cartolina ricordo in vista di decisioni societarie che potrebbero significare smobilitazione oppure sguardo al futuro. Chissà.
Nel frattempo applausi per tutti da quota 25 punti, che a una gara dal giro di boa (derby a Vasto) sono un bottino più che rincuorante per chi deve salvarsi.
La cronaca. Battistini, che dal mercato ha ricevuto semplicemente la virtù per far fronte alle necessità, dal cilindro pesca sostanzialmente due mosse: Buscè per rimpiazzare Ibojo abbassando Pupeschi e un inedito 3-4-1-2 in assenza di esterni puri che possano agire nella zona orfana di Valenti, con Boldrini dietro a Padovani e Ibe. Per il resto tutto come al solito, con Ruci che affianca Steri in mediana.
Il taccuino, fin troppo fitto di occasioni rossoblù, racconta subito del primo gol stagionale di Padovani: all'11' cross di Buscè per Boldrini che solo in area spara su Bolletta. Sul corner successivo Padovani stacca bene e di testa porta in vantaggio i suoi correndo ad abbracciare Battistini sulla balconata della tribuna. La reazione marchigiana sta nel gran sinistro di Anconetani che Farroni mette in angolo al 22'. Sul corner Farroni si allunga e sventa su Giovannini.
Al 29' azione capolavoro di Padovani: finta di corpo a centrocampo che manda fuori giri Calcina, Buscè allora affonda sulla destra e premia l'inserimento centrale dello stesso Padovani, che al volo in semi volè fulmina Bolletta per la seconda volta.
L'Aquila prova a legittimare col colpo di testa di Cafiero e col destro di Buscè quasi allo scadere di tempo, ma al 45' il gran destro di Trudo da 30 metri si stampa sul palo.
La ripresa si apre col sinistro di Ruci, poi al 15' su un cross proveniente dalla sinistra la difesa jesina si ferma presumendo il fuorigioco di Ibe, ne approfitta Padovani che si inserisce e di testa fa tripletta. L'Aquila allora potrebbe dilagare. Al 17' Boldrini non inquadra la porta sul tocco morbido dalla distanza, con Bolletta fuori dai pali.
Poi al 21' la botta di Cafiero che Bolletta manda in angolo. Al 28' Padovani in verticale entra in area e serve Ibe che da solo insacca in scivolata, l'assistente sbandiera un dubbio fuorigioco. Al 35' Bolletta esce a vuoto, Ibe a porta vuota centra il palo. Poco dopo sempre Ibe fa tutto da solo, entra in area e scambia con Marra, poi spara su Bolletta. Infine in pieno recupero, altro gol annullato per fuorigioco, questa volta a Sieno sul cross basso di Marra.
L'AQUILA - JESINA 3-0
MARCATORI Padovani al 12', al 29' p.t. e al 15' s.t.
L'AQUILA (3-4-3) Farroni; Cafiero (dal 43' s.t. Boninsegni), Esposito, Pupeschi; Buscè (dal 25' s.t. Marra), Ruci (dal 32' s.t. Di Paolo), Steri, Sieno; Boldrini, Ibe (dal 39' s.t. Sbarzella), Padovani (dal 36' s.t. De Iulis). (Rosano, Boninsegni, Sebastiani, Fermo, Fabrizi). All. Greco.
JESINA (4-3-3) Bolletta; Cameruccio, Giorni, Gremizzi, Calcina; Aprile (dal 13' s.t. Valdes), Carotti, Anconetani (dal 25' s.t. Zannini); Giovannini (dal 20' s.t. Silvestri), Pierandrei, Trudo. (Tavoni, Serantoni, Scudiero, Carnevali, Bartolini, Gubinelli). All. Bacci.
ARBITRO Barbierio di Campobasso
NOTE spettatori 326 (abbonamenti e ospiti compresi) . Ammoniti Gremizzi, Carotti, Ruci; angoli 11-6.
Alessandro Fallocco